Maxi-frode sul carburante: sequestrate 10 aziende a Palermo, evasione per oltre 15 milioni di euro

Scoperta una rete di società “di comodo” e documenti falsi per evadere accise e Iva. La Guardia di Finanza smantella il sistema illecito

guardia di finanza palermo

Una vasta operazione della Guardia di Finanza di Palermo ha portato al sequestro di 10 aziende coinvolte in un sistema di frode fiscale sulle accise dei carburanti. L’organizzazione avrebbe evitato il pagamento delle imposte su oltre 11 milioni di litri di prodotto petrolifero, generando un danno allo Stato pari a oltre 15 milioni di euro.

Le indagini hanno svelato un sofisticato meccanismo basato su fatture per operazioni inesistenti e documenti di accompagnamento semplificati (Das) falsi. I carburanti venivano ufficialmente venduti a società di comodo o aziende ignare, mentre in realtà finivano sul mercato nero a prezzi altamente competitivi. Questo sistema permetteva di eludere Iva, accise e imposte dirette, creando concorrenza sleale nel settore.

Evasione per milioni di euro

L’inchiesta, condotta attraverso intercettazioni, controlli su strada e verifiche fiscali, ha rivelato un’evasione fiscale pari a 15.231.376,80 euro. Il mancato versamento di accise e imposte ha avuto un impatto significativo sulle casse dello Stato, con conseguenze anche sul mercato legale dei carburanti.

Le accuse agli indagati

I membri della rete criminale sono accusati di associazione per delinquere, sottrazione al pagamento delle accise, irregolarità nella circolazione dei prodotti energetici e reati fiscali. Le indagini proseguono per identificare tutti i responsabili e quantificare l’ammontare totale della frode.

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