Maxi blackout, in ginocchio la rete elettrica di Spagna e Portogallo: gravi disagi, è mistero

blackout spagna portogallo (foto ilmessaggero.t)

Un improvviso blackout ha messo in ginocchio la rete elettrica di Spagna e Portogallo, causando gravi disagi.

Il maxi blackout che ha coinvolto migliaia di utenze in tutta la penisola iberica ha avuto effetti devastanti su più settori: trasporti, comunicazioni e infrastrutture sono stati i più colpiti. In molte città come Madrid e Barcellona si sono registrati blackout dei semafori e stop delle metropolitane, con numerosi interventi dei pompieri per liberare le persone intrappolate negli ascensori.

Anche il traffico ferroviario ad alta velocità è stato interrotto, mentre aeroporti importanti come quello di Madrid hanno sospeso temporaneamente le operazioni. Nella capitale spagnola la rete Cercanías è andata fuori servizio, generando il caos tra i pendolari. Il blackout non ha risparmiato i centri commerciali e i principali snodi di trasporto urbano e interurbano.

Secondo la Rete elettrica spagnola (Ree), al momento si è riusciti a ripristinare il 20% della fornitura nella Spagna continentale. Tuttavia, il pieno ritorno alla normalità richiederà diverse ore, con tempi stimati tra le sei e le dieci ore per un recupero totale della rete. Le centrali nucleari, per precauzione, stanno operando tramite generatori diesel di emergenza, ma risultano in condizioni di sicurezza secondo il Consiglio di sicurezza nucleare iberico.

Anche alcune zone della Francia vicine al confine spagnolo hanno registrato brevi disservizi, ma la situazione si è stabilizzata nel giro di pochi minuti. La rete di trasmissione europea ha subito leggere perturbazioni, a conferma della gravità dell’evento.

Le ipotesi sulle cause: cyberattacco, guasto o fenomeno atmosferico?

Restano ancora aperte tutte le ipotesi sulle cause del blackout. Secondo la compagnia energetica portoghese Ren, a provocare il disastro sarebbero state “oscillazioni anomale” dovute a forti variazioni di temperatura nell’entroterra spagnolo. Queste anomalie avrebbero causato guasti di sincronizzazione nelle linee ad altissima tensione, innescando un effetto domino sulla rete elettrica interconnessa europea.

Nel frattempo, il premier spagnolo Pedro Sanchez ha dichiarato che “non si esclude nessuna ipotesi”, invitando i cittadini a seguire solo le comunicazioni ufficiali. Gli impianti idroelettrici stanno contribuendo alla graduale ripresa della fornitura, ma si attendono ulteriori sviluppi dalle autorità competenti.

La posizione dell’UE: probabile guasto tecnico, escluso l’attacco informatico

L’Agenzia dell’Unione europea per la sicurezza informatica (Enisa) ha precisato che, dai primi rilievi, non risultano evidenze di un attacco hacker. Si tratterebbe piuttosto di un guasto tecnico o di un problema a un cavo di trasmissione. La stessa Enisa continua comunque a monitorare la situazione in coordinamento con le autorità nazionali e comunitarie.

Anche il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa, ha confermato tramite i social che al momento “non ci sono indicazioni di attacchi informatici”, sottolineando il massimo impegno da parte dei gestori delle reti elettriche di Spagna e Portogallo.

Intanto, la Rete elettrica spagnola ha annunciato di aver iniziato il recupero dell’energia nel nord e nel sud della penisola, un passo fondamentale verso il pieno ripristino. L’obiettivo è riattivare gradualmente l’intera rete di trasmissione, man mano che le unità di generazione tornano operative, con particolare attenzione alla sicurezza dell’intero sistema.