Caffè, c’è l’orario preciso per assumerlo: né un minuto prima né un minuto dopo | Gli esperti l’hanno scoperto da poco

Caffe - foto (C) Teleone.it

Caffe - foto (C) Teleone.it

Ma cos’è il caffè per gli italiani? Un vero e proprio rituale quotidiano: ma ci sono delle regole da seguire.

Quando si parla di tradizione italiana legata al caffè, non si può non immaginare immediatamente un bar affollato al mattino, con tazzine che “suonano” ed il profumo intenso che invade l’aria. Da nord a sud, l’espresso è più di una bevanda: è un simbolo di… “identità nazionale”. I veri “maestri” del caffè sono i baristi italiani, custodi di un sapere fatto di precisione, passione e qualità della materia prima.

Il caffè napoletano, famoso per il suo aroma profondo e la preparazione lenta con la classica cuccumella, rappresenta l’anima più romantica della cultura del caffè. In Sicilia, invece, il caffè viene spesso accompagnato da dolci tipici come cannoli o cassatine, creando un connubio perfetto tra gusto e tradizione. A differenza dell’Italia, in paesi come gli Stati Uniti o la Francia il caffè viene spesso bevuto in grandi tazze, lungo e annacquato, senza il medesimo rispetto per il suo valore simbolico.

In Italia si beve caffè in ogni momento della giornata, ma mai per caso. Ogni occasione è scandita da una pausa caffè: al mattino per iniziare bene, a metà giornata per riprendere energia, o dopo pranzo come digestivo. Il rito dell’espresso è rapido, intenso, e non lascia spazio a distrazioni. Il caffè si consuma in pochi sorsi, rigorosamente caldo e preferibilmente in piedi al bancone. Le abitudini cambiano leggermente da città a città, ma il concetto resta lo stesso: qualità, velocità e convivialità.

Fino a qualche anno fa, si pensava che il caffè potesse danneggiare la salute cardiovascolare. Tuttavia, studi recenti dimostrano che un consumo moderato può offrire importanti vantaggi. La dottoressa Valentina Spuntarelli, nutrizionista del San Pier Damiano Hospital di Faenza, conferma che bere regolarmente caffè può aiutare a prevenire patologie come il morbo di Parkinson, la depressione e persino il diabete.

I benefici del caffè secondo la scienza

Una ricerca pubblicata su “Clinical Nutrition” suggerisce che 3 o 4 tazzine al giorno potrebbero migliorare il metabolismo del glucosio, riducendo del 25% il rischio di sviluppare diabete di tipo 2. Inoltre, unire il caffè a cioccolato fondente o mandorle può rafforzare le capacità cognitive, migliorando la concentrazione e la memoria.

L’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare raccomanda un massimo di 4-5 tazzine al giorno per gli adulti in salute, pari a circa 400 mg di caffeina. Tuttavia, la tolleranza alla caffeina è soggettiva e alcune persone possono manifestare disturbi anche con quantità inferiori. È importante ascoltare il proprio corpo ed evitare eccessi che possano causare acidità o palpitazioni. Ci sono comunque delle categorie di persone per cui il caffè dovrebbe essere limitato: le donne in gravidanza o in allattamento dovrebbero dimezzare le dosi, mentre chi soffre di gastrite, reflusso o ha subito interventi particolari dovrebbe evitarlo. Il caffè può anche interferire con alcuni farmaci, come gli ipertensivi o quelli per la tiroide. Infine, è fortemente sconsigliato per bambini e adolescenti, poiché può alterare il sonno e la pressione arteriosa.

caffettiera caffè
Caffè nella caffettiera – foto (C) Teleone.it

Quante tazzine e, soprattutto, a che ora?

Un altro studio importante, pubblicato su “The New England Journal of Medicine“, analizza le differenze tra i metodi di preparazione. Il caffè filtrato (americano) contiene una quantità molto bassa di cafestolo, un composto che può aumentare il colesterolo, mentre quello non filtrato, come il caffè alla turca, ne contiene di più. L’espresso italiano o il caffè fatto con la moka si pongono nel mezzo, risultando un buon compromesso tra gusto e salute.

Ma andiamo ad una delle domande più frequenti, che riguarda il momento migliore per bere caffè. Secondo gli esperti, il consumo ideale avviene tra le 9.30 e le 11.30 del mattino e tra le 14 e le 17, ovvero quando i livelli di cortisolo – l’ormone dello stress – sono più bassi e l’effetto stimolante del caffè è più efficace. Evitare il caffè appena svegli e nelle ore serali può migliorare il sonno e ridurre una serie di effetti indesiderati.