È considerata la piccolissima Barcellona della Sicilia: si trova in provincia di Palermo e conta pochissimi abitanti

Borgo Parrini (foto spuntidiviaggio.it) - teleone.it

Borgo Parrini (foto spuntidiviaggio.it) - teleone.it

Un luogo che sembra uscito da un dipinto, nascosto tra le meraviglie della Sicilia occidentale.

La parte occidentale della Sicilia è un territorio ricco di meraviglie naturali, storia millenaria e piccoli gioielli nascosti. Si parte da San Vito Lo Capo, celebre per la sua spiaggia dorata e le acque cristalline, ideale per chi ama il mare e la tranquillità. Qui ogni anno si svolge il Cous Cous Fest, un evento gastronomico che richiama visitatori da tutto il mondo.

Proseguendo verso sud, ci si imbatte nella splendida Riserva Naturale dello Zingaro, un paradiso per escursionisti e amanti della natura. Scopello, con la sua storica Tonnara e i faraglioni da cartolina, rappresenta una tappa obbligata, così come Castellammare del Golfo, con il suo suggestivo porto e il castello affacciato sul mare.

Non meno affascinante è la zona di Terrasini e Trappeto, dove le coste frastagliate si alternano a spiagge sabbiose. La Riserva di Capo Rama, con le sue falesie a picco sul mare, offre panorami mozzafiato e tramonti indimenticabili. Per poi arrivare a Partinico, che custodisce un piccolo “segreto” che merita tutta l’attenzione. Parliamo di Borgo Parrini.

Questa frazione della cittadina in provincia di Palermo, rinata negli ultimi anni, è diventata una delle mete più instagrammabili dell’isola. Un vero e proprio trionfo di colori e creatività, perfetto per una sosta tra una gita in spiaggia e una passeggiata culturale.

Un vero tuffo nei colori della Sicilia

Se vi trovate a viaggiare nella parte occidentale della Sicilia, non potete perdervi il piccolo borgo, una minuscola ma vivace frazione che oggi rappresenta un’autentica opera d’arte a cielo aperto. Case colorate, piastrelle vivaci e i murales che decorano ogni angolo sono un chiaro omaggio al genio di Antoni Gaudì. Passeggiare tra queste vie è come fare un salto a Barcellona… ma senza lasciare la Sicilia. Il borgo può essere esplorato in meno di un’ora, ma ogni minuto trascorso qui è un vero piacere per gli occhi. Potete arrivare in auto e lasciare il mezzo nell’ampio parcheggio all’ingresso. Da lì iniziate la vostra esplorazione: il punto di riferimento è la piccola Parrocchia di Maria SS.ma del Rosario. Tra le attrazioni più amate troviamo il murales di Frida Kahlo, la casa-museo con opere di artigianato locale e il bar “I Campanili”, perfetto per una pausa tra arte e relax.

Le origini di Borgo Parrini risalgono al 1500, quando i Gesuiti acquistarono i terreni nei pressi di Partinico. Il nome “Parrini” deriva infatti dalla parola “Preti”. Per secoli fu un luogo agricolo fiorente, fino al 1767, quando passò sotto la proprietà del principe Henri d’Orléans, che vi sviluppò un’azienda agricola attiva e innovativa per l’epoca. Col passare del tempo e soprattutto nel secondo Dopoguerra, il borgo cominciò a spopolarsi. La modernità spinse gli abitanti (che oggi sono poche centinaia) verso le grandi città, lasciando dietro di sé edifici abbandonati e un’atmosfera malinconica. Ma tutto cambiò circa dieci anni fa, grazie all’intuizione dell’imprenditore Giuseppe Gaglio. Insieme ai pochi residenti rimasti, diede vita a un progetto di rinascita ispirato all’arte e all’estetica mediterranea.

Borgo Parrini (foto sharry.land) - teleone.it
Borgo Parrini (foto sharry.land) – teleone.it

Storia e rinascita di un borgo dimenticato

Alla fine, il risultato è un luogo davvero unico: case ristrutturate in stile catalano, mosaici colorati, scritte filosofiche sui muri e dettagli curati in ogni angolo. Una trasformazione che ha fatto rinascere la comunità, attirando turisti da ogni parte del mondo. Oggi Borgo Parrini è simbolo di come la bellezza e la cultura possano ridare vita a un territorio, coniugando arte, turismo sostenibile e identità locale. Non è solo un borgo da fotografare: è un’esperienza da vivere al meglio con calma e curiosità. La sua posizione strategica, fra l’altro, lo rende facilmente inseribile in un itinerario alla scoperta della Sicilia occidentale. Che partiate da Palermo o da Trapani, potete organizzare una giornata che comprenda mare, cultura e buon cibo, con tappa finale proprio in questo gioiello nascosto.

Immaginate una mattina trascorsa tra le acque cristalline di Terrasini o la Tonnara di Scopello, un pranzo in riva al mare e un pomeriggio tra i colori e la poesia di Borgo Parrini. Oppure, un’escursione al tramonto, per scattare foto indimenticabili e godervi un aperitivo in questo angolo d’arte. Borgo Parrini non è solo una tappa, ma una storia di rinascita, un esempio di valorizzazione del territorio e una cartolina vivente della Sicilia che sogna, crea e incanta. Da

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