Ultima ora Eurovision, l’Italia non può crederci eppure è successo: neanche è iniziato e già l’annuncio

Lucio Corsi (foto rai.it) - teleone.it

Lucio Corsi (foto rai.it) - teleone.it

Da Sanremo alla splendida sorpresa: l’impresa di Lucio Corsi a pochi giorni dall’Eurovision Song Contest.

L’ultima edizione del Festival della Canzone Italiana è stata certamente una delle più discusse degli ultimi anni. I riflettori non si sono spenti neanche dopo la proclamazione del vincitore: a far “parlare” tanto è stato l’ordine finale della classifica, con nomi illustri come Giorgia rimasti fuori dal podio.

Un verdetto che ha spaccato il pubblico e diviso la critica, portando sui social un fiume di commenti contrastanti. In molti hanno gridato allo scandalo, sottolineando come alcuni brani meritassero una posizione ben più alta. Tra i protagonisti di questa edizione c’è stato senza dubbio Lucio Corsi, che con la sua canzone “Volevo essere un duro” ha conquistato critica e pubblico. Nonostante non abbia vinto Sanremo, l’artista toscano è stato scelto per rappresentare l’Italia all’Eurovision Song Contest 2025, che si terrà il 13 maggio alla St. Jakobshalle di Basilea.

Una scelta che ha portato entusiasmo, soprattutto fra gli amanti della musica alternativa e indipendente. Il brano di Lucio Corsi è stato definito da molti come uno dei più belli dell’intera competizione sanremese. Ironico, malinconico e originale, ha saputo distinguersi per stile e sonorità. E non è un caso che stia riscuotendo un successo incredibile in streaming: gli ascolti su Spotify sono schizzati alle stelle, segno che il pubblico ha premiato l’autenticità dell’artista.

Le aspettative per l’Eurovision sono dunque altissime, anche in virtù dell’impatto internazionale che il pezzo sta generando. Mancano meno di trenta giorni all’inizio dell’Eurovision e l’attenzione è già alle stelle. L’Italia, quest’anno, sembra essere tra le favorite e non solo per merito della tradizione musicale, ma anche grazie ai numeri da capogiro collezionati online. “Volevo essere un duro” fra l’altro è diventata un vero e proprio “caso” discografico, capace di sfondare le barriere linguistiche e arrivare al cuore di migliaia di ascoltatori in tutta Europa.

E chi l’avrebbe detto? Streaming da record proprio per l’Italia

Ad oggi, la classifica delle canzoni più ascoltate in streaming tra quelle in gara all’Eurovision parla chiaro. L’annuncio è arrivato da pochissimo, e non può che stupire un po’ tutto il mondo musicale del nostro Paese, e non solo: Lucio Corsi si trova, infatti, in vetta con oltre 34 milioni di stream su Spotify. Fino a dieci giorni fa era secondo, superato da “Bara bada bastu” degli svedesi Kaj, ora fermo a 31 milioni.

Il sorpasso è avvenuto in modo netto e ha acceso i riflettori sull’Italia come possibile vincitrice dell’edizione 2025. Una grandissima soddisfazione, che aspetta, adesso, conferme più avanti. La top five dei brani più ascoltati si completa con “Tutta l’Italia” di Gabry Ponte per San Marino (oltre 11 milioni), seguito da “C’est la vie” di Claude (Paesi Bassi) e “Espresso Macchiato” di Tommy Cash per l’Estonia. Una classifica che evidenzia la forza del progetto musicale italiano e conferma come la canzone di Lucio Corsi stia conquistando sempre più ascoltatori.

Eurovision Song Contest (screenshot telepass.com) – teleone.it

I giudizi della critica e le “scintille” in vista per l’edizione 2025

Non è solo il pubblico a premiare Lucio Corsi. Anche le reazioni della critica internazionale sono estremamente positive. All’interno della rubrica “Reaction Video Series”, i principali content creator dell’ambiente Eurovision hanno elogiato la sua interpretazione, il testo e persino il look eccentrico sfoggiato a Sanremo. Un mix di autenticità e ironia che sembra funzionare benissimo anche al di fuori dei confini italiani. Questa edizione dell’Eurovision sarà anche la prima con pochissime canzoni in lingua inglese, una scelta che rende la gara ancora più equilibrata e affascinante. Sarà una vera e propria sfida culturale, dove le lingue nazionali tornano protagoniste.

L’Italia, con il suo stile unico e identitario, potrebbe trovare un vantaggio competitivo in questa nuova tendenza. Le luci della St. Jakobshalle sono pronte, dunque, ad accendersi, e lo spettacolo promette certamente scintille. Lucio Corsi parte così in pole position e, con numeri alla mano, ha tutte le carte per far brillare ancora una volta il tricolore sul palco europeo più seguito dell’anno. Pronti quindi artisti capaci di raccontare storie attraverso melodie che rimangono impresse. E “Volevo essere un duro” sembra essere proprio una di queste.