Questo paesino minuscolo nella provincia di Messina ha vinto il premio come borgo dei borghi: ci vivono poco più di 2 mila anime

Castello di Montalbano Elicona (foto tiowo) - teleone.it
Una terra ricca di storia e mistero: sembra quasi di camminare nel bel mezzo dell’era medievale.
La Sicilia, come si sa, è una terra dai mille volti, capace di stupire con ogni angolo nascosto e con ogni pietra intrisa di storia. Chi pensa di conoscerla soltanto per le sue coste dorate e le città barocche, dovrebbe lasciarsi sorprendere dai suoi borghi meno noti, vere gemme incastonate tra monti e vallate.
Alcune di queste piccole località conservano ancora oggi un fascino immutato, sospeso nel tempo, dove le tradizioni non si sono mai spente. Borghi dove ogni scorcio racconta una storia, dove ogni sentiero è un invito alla scoperta. In questa cornice di bellezza e autenticità, ci spostiamo nel cuore della provincia di Messina, verso una delle zone più verdi e incontaminate dell’isola: quella compresa tra il Parco dei Nebrodi e i Monti Peloritani.
E proprio lì, incastonato come una gemma tra le alture, sorge Montalbano Elicona, uno dei borghi più affascinanti d’Italia. Con i suoi circa 2000 abitanti, Montalbano è il perfetto esempio di borgo medievale siciliano. La sua posizione strategica e il suo patrimonio artistico e naturale lo rendono una meta imperdibile per chi desidera immergersi nella Sicilia autentica, lontano dal turismo di massa. Scopriamo allora insieme cosa rende Montalbano Elicona una tappa imprescindibile per ogni viaggiatore curioso.
Chiamato “Mons Albus” dai latini, Montalbano Elicona è dominato da un’imponente fortezza medievale che veglia sul borgo e sulla vallata sottostante. Passeggiando tra le sue vie acciottolate, si respira ancora l’atmosfera del Medioevo, tra case di pietra arenaria, scorci panoramici e silenzi che parlano di storie antiche. Ogni angolo racconta la sua epopea, ogni salita una nuova emozione da scoprire.
I misteri dell’Argimusco e la magia della natura
Uno dei luoghi più suggestivi dell’intera zona è senza dubbio l’altopiano dell’Argimusco, spesso definito la “Stonehenge di Sicilia”. Qui, enormi rocce naturali dalle forme antropomorfe e zoomorfe si stagliano nel cielo come sentinelle del tempo. Alcuni studiosi ipotizzano che l’area fosse un antico osservatorio astronomico, usato per riti sacri e per seguire i movimenti celesti. Un luogo dove cielo e terra si fondono in un abbraccio di mistero e spiritualità.
Poco distante si estende la Riserva naturale del Bosco di Malabotta, uno degli ultimi polmoni verdi incontaminati della Sicilia. Qui si trovano le querce secolari chiamate “i Patriarchi del Bosco”, testimoni silenziosi del passare del tempo. Il luogo perfetto per escursioni, passeggiate, attività di birdwatching e per respirare a pieni polmoni l’essenza della natura siciliana. Ma il “cuore” del borgo è dominato dal maestoso Castello di Montalbano (foto copertina), costruito nel XIV secolo e voluto da Federico II come baluardo difensivo. La sua posizione elevata permetteva il controllo su tutta la vallata circostante. All’interno della fortezza si trovano due musei: uno dedicato alle armi antiche e uno agli strumenti musicali, che raccontano la storia di popoli e sovrani passati.

Storia, fede e tradizioni: il cuore del borgo
Un altro punto centrale del borgo è la Basilica di Santa Maria Assunta e San Nicolò, risalente al XII secolo e arricchita nel tempo con un imponente campanile. Al suo interno si può ammirare un dipinto dell’Ultima Cena e godere della quiete mistica che solo i luoghi di fede riescono a trasmettere. Ogni anno, a giugno, la città si anima con la tradizionale Insabbiata del Corpus Domini, durante la quale le strade si colorano di decorazioni in sabbia, trasformandosi in autentici tappeti d’arte. Fra le esperienze più autentiche che si possano fare a Montalbano è passeggiare tra i suoi vicoli. Le case, le strade e le scalinate sembrano incastonate nella roccia, come se il borgo fosse nato insieme alla montagna stessa. Salendo verso il castello, il panorama si apre sempre di più, regalando scorci indimenticabili. Uno dei più suggestivi è quello dal Belvedere Portello, da cui si può ammirare l’intera vallata e, nelle giornate limpide, anche le Isole Eolie all’orizzonte.
Tra le curiosità architettoniche del borgo troviamo i cosiddetti “Tholos”, piccole costruzioni in pietra a secco, simili a igloo, che un tempo servivano come rifugi per i pastori. Strutture dal fascino arcaico, che sembrano emergere da un tempo dimenticato. Per chi ama l’avventura, Montalbano offre anche tantissime attività outdoor: escursioni in quad, trekking, passeggiate a cavallo, escursioni in e-bike e perfino body rafting nelle gole dell’Alcantara. Ogni attività è pensata per farvi vivere il territorio nella sua forma più vera e adrenalinica. Ma, prima di andar via da Montalbano, non si può non fare un assaggio (approfondito) dei prodotti tipici locali. Il suino nero dei Nebrodi, il formaggio maiorchino, la provola stagionata e i celebri “cavalluzzi di tumma” sono solo alcune delle delizie che vi aspettano. Il tutto da accompagnare con una fresca acqua Fontalba, che sgorga direttamente dalle sorgenti locali.