Patente, ora è ufficiale: la Commissione Europea ha preso la storica decisione | Addio al rinnovo ogni 10 anni

patente di guida (rentedrive.it) - Teleone.it

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Ecco le novità che arrivano da Bruxelles: cambiano limiti ed anche alcune regole.

Ottenere la patente di guida rappresenta da sempre uno dei primi veri riti di passaggio verso l’età adulta. Migliaia di ragazzi ogni anno, appena compiuti i 18 anni, si iscrivono a scuola guida per poter finalmente muoversi in autonomia. Ma nel tempo si è molto discusso anche di eventuali modifiche alle soglie d’età per ottenere il documento, sia per facilitare i più giovani, che per rispondere a esigenze lavorative sempre più pressanti.

Nel corso degli ultimi anni, i governi europei hanno valutato a più riprese l’ipotesi di abbassare o innalzare l’età minima per accedere alla patente, con l’intento di bilanciare sicurezza stradale e necessità socio-economiche. La situazione è particolarmente rilevante per i giovani che abitano in aree rurali o meno servite dal trasporto pubblico, dove l’auto diventa una necessità e non un semplice comfort.

A ciò si aggiunge la pressione proveniente dal mondo del lavoro, in particolare nel settore del trasporto di merci e persone, dove la carenza di autisti professionisti è diventata ormai un’emergenza. Da qui, la spinta verso una revisione complessiva delle norme che regolano l’accesso alle patenti professionali e la guida accompagnata.

Oggi, con l’accordo raggiunto a Bruxelles, prende forma una vera e propria rivoluzione normativa che interesserà milioni di cittadini europei, soprattutto i più giovani. Un cambiamento che guarda al futuro e alla digitalizzazione, ma che tiene conto anche delle sfide presenti nel mercato del lavoro e della sicurezza stradale.

Patente digitale e durata di 15 anni: cosa cambia

L’Unione Europea ha deciso: entro il 2030, ogni cittadino avrà una patente di guida digitale, inclusa nel portafoglio europeo di identità digitale. Il documento sarà consultabile da smartphone o altri dispositivi digitali, e sarà valido in tutti gli Stati membri. Una svolta epocale che semplificherà le procedure burocratiche e renderà più rapide operazioni come rinnovo o sostituzione.

La durata della patente sarà uniformata: auto e moto avranno validità di 15 anni, contro i 10 attuali previsti in Italia. Si potrà dire “addio”, dunque, al rinnovo ogni dieci anni, tranne in un caso: quando la patente è usata anche come documento d’identità rimarrà valido il limite dei 10 anni. Chi lo preferisce potrà comunque richiedere la versione cartacea o su tessera plastificata.

Immagine interna del volante di un'auto - teleone.it
L’interno di un’auto – teleone.it

La buona notizia per i più “piccoli”: si potrà guidare già a 17 anni 

L’accordo tra Parlamento e Consiglio europeo prevede anche l’introduzione della guida accompagnata a 17 anni. I giovani potranno guidare auto, camion o autobus, a patto di essere affiancati da un adulto esperto fino al compimento del 18º anno di età. Una misura che si avvicina al concetto di “foglio rosa”, già esistente in Italia, ma con valenza più ampia e regolamentata a livello europeo. La riforma apre inoltre alla possibilità per i 18enni di accedere alle patenti per autocarri (C) e per i 21enni a quelle per autobus, sempre che siano in possesso del relativo certificato di idoneità professionale. Il testo prevede anche che la guida accompagnata possa estendersi ai furgoni e ai mezzi leggeri, sempre a discrezione degli Stati membri.

Tra le nuove norme approvate c’è anche l’introduzione di un periodo di prova obbligatorio di almeno due anni per i neopatentati. Durante questo periodo, chi ha appena ottenuto la patente sarà soggetto a regole più severe, soprattutto per quanto riguarda la guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. L’obiettivo è ridurre drasticamente il numero di incidenti causati da inesperienza o comportamenti imprudenti. Per garantire una maggiore sicurezza sulle strade, tutti gli Stati membri dovranno inoltre uniformare i requisiti medici per il rilascio delle patenti. Sarà quindi obbligatorio sottoporsi a una visita medica o a un sistema di autovalutazione sanitaria, così da prevenire situazioni di rischio legate a problemi di salute non dichiarati. L’iter che porterà all’entrata in vigore definitiva di queste nuove regole prevede l’approvazione del testo da parte del Consiglio dei ministri dell’UE (Coreper) e del nuovo Parlamento che verrà eletto a giugno. Dopodiché, i singoli Paesi avranno tempo quattro anni per adeguarsi alle nuove disposizioni europee.