Busta paga, in arrivo il conguaglio del 2010: “All’epoca avevamo sbagliato” | Ti arriva con gli interessi

busta paga (altalex.com) - Teleone.it
Una serie di gran belle sorprese in busta paga: ecco perché aprile è uno dei mesi più ricchi dell’anno
Quando si paga di buste paga, è sempre bene drizzare le antenne. Molto spesso, infatti, le news che piovono sui nostri smartphone o, ancora peggio, ci vengono consegnate con le classiche raccomandate verdi, sono abbastanza negative. Non è (fortunatamente) il caso che trattiamo questa volta: il mese di aprile 2025 porta infatti con sé importanti novità sul fronte degli stipendi, soprattutto per i dipendenti del settore pubblico. Una delle notizie più liete è che, oltre ad un graduale aumento, sul proprio conto corrente sarà possibile vedere arrivare anche degli arretrati. E la busta paga sarà, di certo, ben più gonfia. Così come non si vedeva… non da 15 anni, ma certamente da un bel po’ di tempo.
Grazie a un insieme di fattori, tra cui le festività, il taglio del cuneo fiscale previsto dalla Manovra economica e il riconoscimento degli arretrati contrattuali, diverse categorie di lavoratori riceveranno, così, un bell’incremento in busta paga. Le festività del 21 e 25 aprile, insieme all’applicazione retroattiva delle nuove detrazioni fiscali, concorrono a determinare un netto miglioramento economico per numerosi lavoratori.
Sottolineiamo adesso che, tuttavia, non tutti beneficeranno degli stessi aumenti, che varieranno in base alla categoria contrattuale e al reddito individuale. Per i dipendenti pubblici si tratta di un mese particolarmente favorevole: alle consuete indennità di vacanza contrattuale si aggiungono nuovi riconoscimenti economici legati al rinnovo del contratto nazionale e alle misure contenute nella legge di Bilancio 2025.
E le cose si metteranno bene anche per ciò che riguarda il settore privato. Proprio in questo si registreranno aumenti per chi lavora durante i giorni festivi, con maggiorazioni variabili dal 30% al 50%. Le differenze dipenderanno, in questi specifici casi, dai diversi tipi di contratto collettivo nazionale.
Festività di aprile e impatto sullo stipendio
Le due principali festività del mese — Pasquetta (21 aprile) e la Festa della Liberazione (25 aprile) — rappresentano una componente significativa nel calcolo delle buste paga. Questi giorni, se non lavorati, sono comunque retribuiti come normali giornate lavorative. Se invece si lavora, si ha diritto alla maggiorazione prevista dal contratto collettivo.
Nel commercio la maggiorazione può arrivare fino al 30%, mentre nel settore metalmeccanico raggiunge il 50%. Anche per le cooperative sociali si parla di un incremento tra il 30% e il 50% per chi lavora nei turni notturni. Queste voci rendono aprile un mese particolarmente interessante dal punto di vista retributivo. I dipendenti statali, inoltre, stanno beneficiando di aumenti dovuti al rinnovo contrattuale per il triennio 2022-2024, con l’aggiunta dell’indennità per la vacanza contrattuale e dell’anticipo sul nuovo contratto 2025-2027.

Rinnovo contratti pubblici e taglio del cuneo fiscale
A proposito dell’ultima voce, l’anticipo sul nuovo contratto, che è stata introdotta dalla legge di Bilancio, si prevede un aumento dello 0,6% che da luglio sarà incrementato fino all’1%. Un altro punto centrale è l’effettiva applicazione del taglio del cuneo fiscale. Sebbene la misura sia entrata in vigore da gennaio 2025, solo adesso NoiPA è riuscita a renderla operativa, portando quindi anche al riconoscimento degli arretrati dei mesi precedenti.
Per fare il punto sulla questione, e aumenti parecchio graditi, per ciò che riguarda i redditi fino a 20.000 euro, il taglio del cuneo fiscale prevede detrazioni proporzionali: il 7,1% fino a 8.500 euro, il 5,3% tra 8.500 e 15.000 euro, e il 4,8% tra 15.000 e 20.000 euro. Queste nuove percentuali si traducono in aumenti concreti sugli stipendi netti. Chi guadagna più di 20.000 euro l’anno, invece, può contare su un aumento delle detrazioni fino a 1.000 euro per redditi fino a 32.000 euro. Per redditi superiori si applica la formula 1.000 * (40.000 – Reddito complessivo)/8.000. Anche in questo caso, verranno riconosciuti gli arretrati dal mese di gennaio. In poche parole, fra festività pagate, riforme fiscali e adeguamenti contrattuali questo di aprile sarà uno dei più vantaggiosi dell’anno sotto il profilo retributivo.