Abbiamo messo l’embargo | INPS, il bonifico non parte più: italiani rimasti col cerino in mano

inps insegna - teleone.it (Fonte X)
L’indiscrezione a sorpresa: “Il vostro bonifico è bloccato”. Cosa c’è da sapere.
La pensione rappresenta, come sappiamo, un diritto sacrosanto per chi ha versato regolarmente i contributi durante la propria vita lavorativa. È il frutto di anni di sacrifici, e spesso l’unico reddito su cui una persona anziana può contare. Si tratta soltanto di uno dei motivi, probabilmente il più importante, per cui proprio il mancato arrivo della pensione può portare a conseguenze tutt’altro che “gradevoli”.
Ogni ritardo, insomma, provoca facilmente disagi e insicurezze, soprattutto nel caso in cui chi riceve la pensione dovesse avere esigenze particolari di “liquidi” nell’immediato. E sono proprio i primi giorni del mese, per chi è solito recarsi agli sportelli di Poste Italiane, uno dei momenti più “rituali” anche nel nostro Paese.
Lunghe file, attese pazienti, chiacchiere tra conoscenti. Ma attenzione, perché nel mese che sta arrivando il bonifico della pensione sarà visibile probabilmente con qualche giorno di ritardo. Non si tratta di un errore o di un disguido tecnico, ma di una precisa regola legata ai cosiddetti “giorni bancabili”.
Tutti coloro che avessero dubbi o desiderassero ricevere conferme, possono contattare direttamente la propria banca o consultare il sito ufficiale dell’INPS, dove vengono sempre pubblicati avvisi aggiornati. Un’altra opzione è accedere al proprio fascicolo previdenziale online, disponibile per tutti i cittadini in possesso di SPID, CIE o CNS.
Pensioni “bloccate”: cosa succede all’inizio del mese?
Comprendere il funzionamento dei giorni bancabili può aiutare milioni di cittadini a pianificare meglio le proprie spese e ad affrontare con serenità eventuali ritardi nei pagamenti. Il mese di maggio, quest’anno, così come è stato quello di marzo, è soltanto un esempio delle tante variabili che possono influenzare la regolare erogazione delle pensioni.
L’INPS, Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, ha infatti chiarito che i pagamenti vengono effettuati il primo giorno utile in cui le banche o Poste Italiane sono operative. Questo implica che se il primo del mese cade in un giorno festivo o non bancabile, l’accredito slitterà automaticamente.
Come comportarsi e le indiscrezioni degli ultimi giorni
Così come accaduto proprio un mese fa, a marzo, il giorno 1 del prossimo mese cadrà in una giornata festiva. Il problema principale, dunque, si porrà per tutti coloro che – contrariamente rispetto a chi riscuote tramite Poste Italiane – hanno scelto l’accredito della pensione presso una banca. La situazione, in questo caso, cambia: come è noto, le banche non effettuano operazioni contabili nei giorni festivi o nei weekend.
In poche parole, dunque, il bonifico in questione verrà posticipato al primo giorno lavorativo successivo, ovvero venerdì 2 maggio. Dunque, nessun pagamento per la Festa dei lavoratori: niente soldi, insomma, per il Primo maggio per chi utilizza una banca come istituto di riferimento. Non si tratta quindi di una sospensione o di un annullamento della pensione, ma semplicemente di uno slittamento tecnico dei tempi di accredito. Nonostante le voci che circolano negli ultimi giorni sul web, dunque, nessuna pensione sarà persa o sospesa. E’ importante, quindi, sapere come muoversi in queste situazioni, per non creare allarmismi inutili.