Ultim’ora: Schumacher dice addio | La famiglia è in lacrime: si erano tutti dimenticati di lui

Michael Schumacher (foto purepeople.com) - teleone.it
Una giornata tristemente storica, in concomitanza con un indimenticabile trionfo di Schumi a Monaco.
E’ stato una delle più grandi leggende della Formula Uno, fino a quando la sua vita è definitivamente cambiata. E lo stesso sport non è stato più lo stesso, da quando Michael Schumacher ha smesso di sfrecciare con la sua monoposto rossa sulle piste di tutto il mondo.
Un campione vero e proprio, in tutto e per tutto. Così sull’asfalto quanto sulla vita. Sia lui che la sua famiglia, che non ha smesso di sostenerlo nemmeno un minuto da quell’incredibile momento X del 2013. Schumacher aveva corso e rischiato la vita continuamente, ogni due settimane, correndo e sfrecciando a trecento all’ora sulla propria monoposto, che aveva reso la Ferrari una delle più temibili potenze della Formula Uno.
Poi, tuttavia, tutto è cambiato. Ed è accaduto nel modo più impensabile ed incredibile possibile. Michael non si trovava a lottare per un podio, ma era “semplicemente” su una pista di sci, in quel maledetto dicembre del 2013. Stava sciando insieme al figlio Mick sulle piste di Meribel, e da quel momento l’unico bollettino medico diramato sul suo stato di salute – dopo una caduta sulla neve – risale al giorno successivo l’intervento chirurgico alla testa. Intervento cui il campione di Formula Uno era stato sottoposto dopo l’incidente.
La spiegazione di coloro che lo avevano soccorso era semplice: il pilota aveva battuto la testa, in modo molto violento, su un sasso, e il trauma aveva provocato delle lesioni cerebrali gravissime. Da quel momento, si è capito che, con ogni probabilità, si era arrivati ad una condizione quasi irreversibile. Soltanto negli ultimi anni si è tornato a far accenno alle condizioni di Schumacher, che ha progressivamente perso l’uso della parola e che Jean Todt, qualche tempo fa, ha definito “diverso da come lo abbiamo conosciuto, ma meravigliosamente sostenuto dalla moglie e dai figli che lo proteggono“.
La Ferrari F2001, la sua auto prediletta e quel mitico trionfo di Monaco
Sono state tantissime le imprese compiute dal campione tedesco che, due mesi fa, quasi senza rendersene conto, ha compiuto 56 anni. E, fra queste, alla storia è passata certamente quella portata a termine nell’anno 2001. Un trionfo che in tanti ricordano ancora, sulle strade del Principato. Se ne torna a parlare oggi perché la gloriosa monoposto, certamente fra le preferite di Schumacher, sarà nuovamente protagonista a breve.
L’occasione sarà proprio il prossimo Gran premio di Monaco, in programma per il 23 maggio prossimo: RM Sotheby’s ha, infatti, annunciato un’asta straordinaria, con la Ferrari F2001 che sarà la protagonista assoluta. Una decisione, quella di mettere in vendita questa Ferrari durante il weekend di gara, che non è per nulla casuale: la F2001, con telaio numero 2011, è una delle vetture più iconiche della storia della scuderia Ferrari e rappresenta proprio l’ultima monoposto di Maranello ad aver conquistato il successo a Montecarlo in un anno in cui la rossa dominò il campionato. E Schumi, in questo senso, dovrà anche dire “addio” ad una delle più iconiche vetture.

Una monoposto da record, una rossa che ha letteralmente segnato un epoca
Gli appassionati e i collezionisti avranno, dunque, l’opportunità di aggiudicarsi un’auto che ha segnato un’epoca, guidata da uno dei più grandi piloti di tutti i tempi. La F2001 sarà esposta al Paddock Club, un’area riservata ai Vip e agli addetti ai lavori, prima di essere messa all’asta e trovare un nuovo proprietario. Il valore della monoposto è altissimo, non solo per il suo palmarès sportivo, ma anche per il suo significato storico e collezionistico. Da quando fu venduta nel 2017, la Ferrari F2001 è rimasta lontana dalle luci della ribalta e, secondo indiscrezioni, la monoposto è stata recentemente revisionata direttamente dalla Ferrari. Sarebbe, dunque, perfettamente conservata, con tutti i dettagli e le caratteristiche tecniche esattamente come quando Schumacher la guidava in pista.
L’asta della Ferrari F2001 avrà anche uno scopo benefico. Parte del ricavato sarà infatti destinato alla Keep Fighting Foundation, l’associazione legata alla famiglia Schumacher, impegnata in progetti di solidarietà e ricerca. Per la prima volta nella storia della Formula 1, un’asta ufficiale si svolgerà durante un weekend di gara, rendendo questo evento ancora più esclusivo. Chiunque riuscirà ad aggiudicarsi la monoposto di Schumacher entrerà in possesso non solo di un’auto da corsa leggendaria, ma anche di un pezzo indelebile della storia della Ferrari e della Formula 1.