Ultim’ora: torna il Superbonus 110 a grande richiesta | Stavolta lo possono chiedere solo loro: ecco i fortunatissimi

Lavori muratura bonus - foto (C) Teleone.it

Lavori muratura bonus - foto (C) Teleone.it

E c’è chi ancora oggi sfrutta alcuni lavori sul proprio appartamento: la stagione dei grandi Bonus di Stato

Ristrutturare la propria abitazione, lo si sa alla perfezione, nella maggioranza dei casi può essere un’operazione onerosa. Ed è proprio per questa ragione che, negli ultimi anni, sono entrati in gioco diversi bonus fiscali messi a disposizione dallo Stato. Una serie di importantissime e “pesantissime” agevolazioni che hanno consentito di ottenere significativi vantaggi economici.

Che si chiami bonus facciate, o Superbonus 110%, non c’è alcun dubbio che si tratta di decisioni e opportunità d’oro per ottenere delle fondamentali agevolazioni, per tutti coloro che decidono, in un senso o nell’altro, di migliorare la propria casa. Fra queste agevolazioni, in particolare, il bonus facciate continua ad offrire vantaggi fiscali anche nel 2025. Ma ricordiamo di cosa si tratta, per entrare nei particolari.

Il bonus facciate è stato un’agevolazione fiscale introdotta per incentivare il rifacimento delle facciate esterne degli edifici. Inizialmente, permetteva una detrazione del 90% delle spese sostenute nel 2020 e nel 2021, ridotta poi al 60% per il 2022. Nonostante la sua scadenza, chi ha eseguito i lavori in quegli anni ha, si potrebbe dire, una grande “fortuna”. Un privilegio: può infatti ancora beneficiare delle detrazioni nella dichiarazione dei redditi. E tutto ciò sarà possibile fino al 2032.

Per l’esattezza, tutti coloro che hanno effettuato interventi coperti dal bonus – nei tre anni in cui era in vigore – possono continuare a usufruire delle detrazioni fiscali. Infatti, il beneficio viene ripartito in dieci quote annuali. Ad esempio: Chi ha sostenuto spese nel 2020, continuerà a detrarre fino alla dichiarazione del 2030; chi ha effettuato lavori nel 2021, potrà beneficiare del bonus fino al 2031; chi ha usufruito del bonus nel 2022, avrà diritto alle detrazioni fino al 2032.

I lavori inclusi sin dall’inizio nel Bonus facciate

Il Bonus facciate riguardava lavori di manutenzione ordinaria sulle strutture opache delle facciate, balconi, ornamenti e fregi. Tra gli interventi ammessi in detrazione, ad esempio, le operazioni di: pulitura e tinteggiatura esterna; recupero e restauro della facciata; consolidamento e miglioramento termico; rinnovo di balconi, ornamenti e fregi e l’installazione di grondaie, pluviali e parapetti.

Per inoltrarci nei dettagli dell'”operazione”, è da sottolineare che l’agevolazione consisteva nella detrazione dell’imposta lorda (IRPEF o IRES), e consentiva di recuperare il 90% dei costi sostenuti nel 2020 e nel 2021 e del 60% nel 2022 per gli interventi finalizzati al recupero o restauro della facciata esterna degli edifici.

ristrutturazione (pexels) - teleone.it
Lavori di ristrutturazione (pexels) – teleone.it

Nessun limite di spesa… e poi il Superbonus 110%

In tutto questo, nessun limite massimo di spesa, e un po’ tutti potevano beneficiarne: persone fisiche o imprese, inquilini e proprietari, residenti e non nel territorio dello Stato. I lavori di recupero della facciata esterna potevano essere effettuati su qualsiasi categoria catastale di edifici, comprese quelli strumentali, purché già esistenti. La condizione fondamentale era che gli immobili si trovassero nelle zone A e B, individuate dal decreto ministeriale n. 1444/1968, o in zone ad esse assimilabili, in base alla normativa regionale e ai regolamenti edilizi comunali.

Oltre al bonus facciate, un’altra importante agevolazione è stata il Superbonus 110%, che ha permesso ai contribuenti di eseguire lavori di efficientamento energetico e adeguamento sismico con una detrazione pari al 110% delle spese sostenute. Gli interventi principali dovevano essere: isolamento termico dell’edificio (cappotto termico); sostituzione dell’impianto di riscaldamento con impianti ad alta efficienza; interventi di adeguamento sismico. Tutti coloro che, anche in questo caso, possono ancora oggi continuare a beneficiare del bonus devono seguire alcune regole. Fondamentale sarà però conservare la documentazione per almeno 15 anni, per eventuali controlli fiscali. Tra i documenti essenziali: fatture e ricevute di pagamento; bonifici parlanti; autorizzazioni edilizie; delibere assembleari per lavori su parti comuni e dichiarazioni di conformità per lavori senza titolo abilitativo.