Pasta con farina di grillo, c’è una marca italianissima che la produce: te la trovi sugli scaffali da un po’

Farina di grillo (foto mypersonaltrainer.it) - teleone.it.jpg
Già da tempo nei supermercati italiani, e le sue proprietà sono sorprendenti… Andiamo a scoprirle.
Il “futuro” dell’alimentazione è già iniziato. Ed è anche parecchio “vicino”. Sono stati tanti, in particolare nell’ultimo periodo, gli alimenti che sono stati introdotti nelle diete degli italiani ma che, tirando le somme, hanno suscitato parecchia curiosità o scetticismo. Ma quel che importa è che il risultato finale è frutto della ricerca e dell’impegno di diverse aziende, che sui progetti hanno messo cuore ed anima.
Nell’articolo di oggi sotto la lente d’ingrandimento finisce un ingrediente che, parecchi anni fa, avrebbe probabilmente fatto gridare… allo scandalo. Parliamo, in particolare, della farina di grillo. Un componente che, appunto, permette di ottenere il “via libera” per la commercializzazione di cibi “a base di insetti”.
Prima di scoprire qual è il legame fra la particolare farina ed il nostro Paese, sono in tanti a chiedersi: cosa rende speciale questa pasta? La risposta sta nelle sue caratteristiche nutrizionali e ambientali. La farina di grillo è infatti ricca di proteine, vitamine e minerali, risultando ideale per sportivi e per chi segue diete ad alto contenuto proteico.
Il suo “impatto ecologico”, inoltre, secondo gli esperti è nettamente inferiore rispetto a quello della produzione tradizionale di carne o cereali, poiché richiede meno acqua e impiego di risorse. Fra le domande più frequenti, anche quella che riguarda il gusto della pasta che viene prodotta.
Chi l’ha provata sostiene che l’aspetto ricorda quello della pasta integrale, con un colore leggermente più scuro, mentre il sapore è caratterizzato da note di frutta secca, in particolare mandorla e nocciola. Naturalmente, l’intensità del gusto dipende dalla percentuale di farina di grillo presente nell’impasto.
La farina di grillo, una “adozione” tutta italiana
Ma andiamo a vedere come e quando si è giunti, in Italia, ad ottenere l’ok per vendere alimenti… a base di insetti. Quanto ottenuto è dipeso, pochi anni fa, dal grande impegno di una azienda che si trova nel nostro Paese. E in particolare, il merito è della Italian Cricket Farm, che è di Scalenghe, nei pressi di Torino, primissima realtà ad ottenere il “via libera” per la commercializzazione di cibi a base di insetti. E’ stata questa azienda, in particolare, a fare un un passo significativo verso quella che è tranquillamente definibile come una nuova frontiera gastronomica.
“Il nostro brand sarà ben visibile, perché la nostra pasta costa circa quattro volte di più rispetto a quella tradizionale“. Queste erano state le parole di Ivan Albano, amministratore delegato della società di “pionieri” in questo campo. Si tratta di “un prodotto ecologico, ad alta gamma e proteico, perfetto – ha spiegato l’ad dell’azienda – per chi cerca un’alimentazione sana“.

Un futuro che è già iniziato: “L’aperitivo con gli insetti? Lo facciamo già…”
Oltre ad essere nutrizionalmente vantaggiosa, la pasta potrebbe rappresentare un’alternativa sostenibile per il futuro dell’alimentazione. La possibilità di ridurre il consumo di carne e cereali tradizionali a favore di proteine più sostenibili è una tematica sempre più discussa nel settore alimentare. L’idea di consumare insetti suscita dunque perplessità, ma è meno insolita di quanto si possa pensare.
Da tenere a mente un esempio (abbastanza sorprendente) dello stesso Albano: “Ogni sera, senza saperlo, facciamo aperitivo con gli insetti. Il colorante rosso dello spritz è ottenuto dalla cocciniglia, un insetto usato per la colorazione alimentare. E nessuno si scandalizza”. La realtà, quindi, è che la presenza di insetti nella nostra dieta esiste già da tempo, seppur in modo meno evidente. In poche parole, bisogna accettarlo: in molte parti del mondo, il consumo di insetti è comune, ed è considerato una fonte preziosa di nutrienti.