“Tenete soldi in casa”, l’allarme è stato lanciato: boicottati i pagamenti con carta | Cos’è accaduto nelle ultime ore

Baule pieno di soldi - foto canva-Teleone.it
I pagamenti digitali dominano, ma adesso è scattato l’allarme: cosa sta succedendo
La rivoluzione digitale, in questo caso, è avvenuta inizialmente in maniera lenta, ma ma adesso è letteralmente “esplosa”: negli ultimi anni, però, in definitiva il passaggio ai pagamenti digitali ha ridotto drasticamente l’uso del denaro contante. In Italia, le transazioni elettroniche hanno superato quelle in contanti, mentre nei paesi scandinavi solo un acquisto su dieci viene ancora effettuato con banconote e monete.
Secondo quanto certificato proprio dalle statistiche, sono proprio Svezia e Norvegia a detenere il primato mondiale per la più bassa quantità di contante in circolazione rispetto al PIL. Ma, adesso, pare, qualcosa starebbe cambiando. Nei paesi nordici, infatti, gli stessi che un tempo guidavano la transizione digitale, l’e-banking viene ora visto come un possibile rischio per la sicurezza nazionale.
Secondo quel che è stato riportato dal quotidiano The Guardian, si sarebbe evidenziata in particolare negli ultimissimi anni, come una sorta di vera e propria “paura” di attacchi informatici e guerre ibride. Tutto ciò starebbe quindi inducendo chi guida il governo anche a rivedere le proprie politiche economiche. In poche parole, si può dire che, contrariamente a prima, quando sembrava soltanto un'”utopia tecnologica”, oggi appare vulnerabile di fronte alle nuove minacce globali.
Il ministero della Difesa svedese ha recentemente distribuito ai cittadini un opuscolo dal titolo abbastanza esplicito: “Se arriva la crisi o la guerra”, consigliando a tutte le persone “di usare regolarmente il contante e di conservare un minimo di una scorta settimanale in vari tagli per rafforzare la preparazione”. La popolazione, dunque, viene spinta a conservare una riserva settimanale di contante per garantire la propria indipendenza in caso di emergenze. Questo approccio sottolinea come la sicurezza economica sia diventata una priorità rispetto alla sola efficienza dei pagamenti elettronici.
E alcuni cittadini possono anche essere multati
La banca centrale svedese, in particolare, ha pubblicato un rapporto in cui afferma che l’efficienza nei pagamenti non può più essere l’unico obiettivo. Ora, sicurezza e accessibilità devono essere considerate altrettanto importanti. Il rischio di cyberattacchi o guasti ai sistemi digitali impone una riflessione sull’importanza di mantenere sempre un’alternativa concreta al denaro elettronico.
Parallelamente, anche la Norvegia ha introdotto nuove normative per tutelare l’uso del contante. Da quest’anno, i commercianti possono addirittura anche essere multati se si rifiutano di accettare pagamenti in banconote. Inoltre, anche in questo Paese il governo ha consigliato alla popolazione di conservare nei propri appartamenti una scorta di contanti, ritenendola una risorsa fondamentale in caso di blackout informatici o di attacchi informatici che dovessero avvenire su larga scala.

Ma perché i soldi in contanti rimangono “fondamentali”?
Emilie Mehl, ex ministro norvegese della giustizia e delle emergenze, ha sottolineato un concetto chiave: “Se nessuno paga in contanti e nessuno li accetta, il contante non sarà più una vera soluzione di emergenza nel momento della crisi”. E’ questo il ragionamento da cui si parte, e che spiega perché anche le economie più digitalizzate stiano tornando a considerare il denaro fisico come un elemento indispensabile nella pianificazione delle emergenze.
Nonostante la corsa globale verso la digitalizzazione, la Svezia e la Norvegia stanno quindi rivalutando la loro strategia economica. Si tratta un po’ di una sorta di “viaggio nel tempo”, a quando la digitalizzazione sui vari servizi offerti ai cittadini – servizi oggi di ogni genere – era ancora quasi agli “albori”. Proteggere il proprio contante significherebbe dunque in questo caso garantire resilienza finanziaria, indipendenza dai sistemi digitali e una maggiore sicurezza per i cittadini. Come dire: per combattere le incertezze del mondo d’oggi, il ritorno al contante potrebbe essere una mossa strategica per guardare al meglio al futuro…