Palermo, allerta massima allo Zen: vasta operazione di controllo a tappeto

Allerta massima allo Zen: il quartiere di Palermo sotto stretta sorveglianza
Il quartiere Zen di Palermo è in fermento dopo i recenti arresti di febbraio. La situazione, già tesa, è precipitata nelle ultime settimane, trasformando l’area in un campo di battaglia tra bande rivali.
Questa mattina, le forze dell’ordine – polizia di Stato, carabinieri e guardia di finanza – hanno avviato un’operazione di controllo a tappeto. Sono stati impiegati anche cani antidroga per setacciare magazzini, abitazioni e garage sospetti.
La tensione è esplosa con una serie di attacchi violenti: diversi colpi di pistola hanno colpito edifici e attività commerciali. Un garage in via Fausto Coppi è stato bersagliato dai proiettili, così come le persiane di un’abitazione e un centro scommesse in via Ignazio Mormino.
Non solo colpi di arma da fuoco: il quartiere ha registrato anche numerosi incendi di automobili, un segnale chiaro di una guerra tra clan per il controllo del territorio.
Il 31enne accoltellato: una faida senza fine?
Il punto di non ritorno sembra essere stato il ferimento grave di un giovane di 31 anni. L’uomo, accoltellato ripetutamente al petto, è ancora ricoverato in condizioni critiche all’ospedale Villa Sofia.
Secondo gli inquirenti, questo episodio sarebbe direttamente collegato alla faida in corso tra gruppi rivali. Il controllo dello spaccio di droga e delle scommesse clandestine sarebbero i principali motivi dietro questa ondata di violenza.
Forze dell’ordine in azione: operazioni a tappeto
Le autorità hanno intensificato le operazioni di controllo nel quartiere, nella speranza di arginare l’escalation di violenza. L’uso di unità speciali e tecnologie avanzate potrebbe rivelarsi cruciale per riportare la situazione sotto controllo.
Nel frattempo, per i i residenti dello Zen il clima è di paura e incertezza.
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