Sant’Alfio, l’Etna “guarda” al Giappone con storie di donne: l’iniziativa

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Numerosa partecipazione al Mace – Museo Arte Contemporanea Etna di Sant’Alfio – per l’iniziativa Sguardi di Donne e Viaggiatrici siciliane verso l’Isola del Sol Levante, promosso e curato dal comune santalfiese insieme con Nake Residenza Artistica e con il patrocinio della Fondazione Italia Giappone.

È stata Nunziatina Spatafora del Coordinamento Donne Zona Jonica Etnea ad aprire il discorso sulle donne siciliane che si sono distinte dai primi del Novecento ai nostri giorni come la giovane scrittrice Viola DI Grado.

L’evento, come ha dichiarato l’autrice e curatrice d’arte Nilla Zaira D’Urso “riprende soprattutto un collegamento con il Giappone iniziato nel 2015 con i primi artisti giapponesi arrivati nella residenza Nake per specifici progetti artistici legati al territorio e all’Etna in un simbolico collegamento tra i due vulcani per un dialogo interculturale e significativo tra le due isole”.

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Il buffet di dolci giapponesi dello chef Vittorio Papotto

Il buffet di dolci giapponesi

Presente, tra le relatrici, la giornalista e scrittrice Fabiola Palmeri, che scrive per la Stampa, Il Fatto Quotidiano e ha vissuto dodici anni a Tokyo e ha contribuito con il suo intervento a riportare storie di donne significative, siciliane e giapponesi, legate a Palermo, come la pittrice O’Tama Ragusa Kiyohara e l’artista collezionista Topazia Alliata Maraini.

Da remoto, in collegamento da Reggio Emilia, la professoressa Teresa Ciapparoni La Rocca, yamatologa e storica docente di lingua e letteratura giapponese all’Università La Sapienza che ha curato alcuni libri di biografie di donne – tra Italia e Giappone – come “Fuori dal Cono d’ombra”.

Hanno presenziato all’evento il sindaco Alfio La Spina che ha espresso entusiasmo e la volontà di procedere verso questa interculturalità per un dialogo costruttivo per ampliare gli orizzonti del paese e l’assessore alla cultura Benedetta D’Amico sempre attenta alla promozione e alla valorizzazione del territorio dal punto di vista culturale.

Numerosa la risposta del pubblico e delle tante persone incuriosite dall’argomento e sorprese dal primo buffet di dolci giapponesi preparati dallo chef pasticcere Vittorio Papotto, con ingredienti siciliani.