Due incidenti mortali sul lavoro nel giro di pochi giorni scuotono la Sicilia, sollevando interrogativi sulla sicurezza nei cantieri.
Nel corso di una sola settimana, due operai hanno perso la vita in tragiche circostanze. Il primo drammatico evento ha avuto luogo in città, dove l’antennista Salvatore Aurilio è precipitato da un tetto durante un intervento, riportando lesioni gravissime che lo hanno lasciato in stato di morte cerebrale. E adesso, a distanza di pochi giorni, un’altra tragedia si è consumata a Polizzi Generosa, nel cuore delle Madonie, dove l’artigiano Gandolfo Cascio, esperto nella lavorazione del ferro, ha perso la vita dopo una rovinosa caduta. Entrambi gli incidenti hanno acceso i riflettori sulle condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro.
Gandolfo Cascio, 49 anni, era impegnato in un intervento su un’inferriata in un garage situato all’ingresso del paese, proprio accanto al famoso murales dedicato all’attore Vincent Schiavelli. Per cause ancora in fase di accertamento, ha perso l’equilibrio, precipitando a terra da una scala. L’ipotesi più accreditata è che possa essere stato colto da un malore improvviso, che non gli ha lasciato il tempo di reagire. L’impatto con l’asfalto è stato violentissimo: nella caduta ha battuto la testa, riportando ferite gravissime.
I sanitari del 118 sono intervenuti e, viste le condizioni critiche dell’uomo, hanno disposto il suo trasferimento in elicottero all’ospedale Civico. Purtroppo, nonostante tutti i tentativi dei medici di salvarlo, Cascio è deceduto poche ore dopo il ricovero, lasciando sgomenta l’intera comunità di Polizzi Generosa.
Un dolore che scuote tutti: sarà lutto cittadino
Il sindaco e l’amministrazione comunale hanno proclamato il lutto cittadino, manifestando il proprio cordoglio alla famiglia di Cascio. L’intera città si è stretta attorno ai parenti della vittima, ricordandolo come un uomo generoso e un lavoratore instancabile. La sua morte ha riacceso il dibattito sulla necessità di potenziare le misure di sicurezza per chi opera in ambienti ad alto rischio.
Anche il caso di Salvatore Aurilio aveva suscitato grande commozione. L’antennista, precipitato da un tetto in circostanze simili, è stato dichiarato in stato di morte cerebrale, gettando nello sconforto la sua famiglia e i colleghi di lavoro. Due episodi ravvicinati che impongono una riflessione urgente sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.
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