Patente, questi automobilisti ricevono la bella sorpresa: ti danno 2 punti bonus | La Motorizzazione elargisce regali

patente di guida (rentedrive.it) - Teleone.it
Per una guida responsabile, approfondiamo il sistema che riguarda la patente ed i suoi “punti”
Adesso bisogna stare molto più attenti, rispetto a qualche tempo fa. In tema di patente, si può dire, oggi più di ieri il documento che ci permette di viaggiare e spostarci in città – e non solo – è molto più “a rischio” anche rispetto a qualche mese fa. Le recenti modifiche al Codice della Strada hanno infatti introdotto nuove regole e restrizioni per i titolari, ed è dunque richiesta ancor più attenzione al volante. Tra le novità più importanti, spiccano limiti più severi per l’uso del cellulare alla guida, con sanzioni più pesanti e la sospensione della patente in caso di recidiva.
E inoltre, è da sottolineare, sono state introdotte restrizioni per i neopatentati, con limiti di potenza per i veicoli che possono guidare e l’obbligo di rispettare limiti di velocità più bassi per un periodo di tempo più lungo. Le nuove leggi hanno anche rafforzato il sistema della patente a punti, con un aumento delle sanzioni per le infrazioni più gravi.
In particolare, chi commette gravi violazioni del Codice della Strada, come la guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di stupefacenti, rischia la sospensione della patente per un periodo di tempo più lungo, fino a diversi anni. È fondamentale, quindi, rispettare le regole e guidare con prudenza per evitare di incorrere in sanzioni che possono compromettere la possibilità di guidare.
Fra le novità introdotte dal nuovo Codice della Strada, ad esempio, la sospensione breve della patente per chi commette infrazioni gravi come passare col rosso o superare i limiti di velocità; restrizioni più severe per i neopatentati; il cosiddetto “Ergastolo della patente”, per chi guida sotto effetto di stupefacenti e commette gravi reati. Ma, ed è qui che apriamo l’argomento che affronteremo, il “rafforzamento” della patente a punti.
Tutt’altro che un videogame: i punti della patente e le infrazioni che pesano davvero
Ogni titolare di patente di guida, certificato di abilitazione professionale KB e KA o CQC (Carta di Qualificazione del conducente) parte, come è noto, con un punteggio iniziale di 20 punti. Questo valore diminuisce in base alle infrazioni commesse, secondo la tabella ufficiale del Codice della Strada (art. 126-bis). Si possono perdere da 1 a 10 punti per singola infrazione, con un massimo di 15 punti in caso di più violazioni contestuali. Tuttavia, se tra le infrazioni vi è una che prevede la sospensione o la revoca della patente, vengono sottratti tutti i punti previsti senza limitazioni.
Particolare attenzione è riservata ai neopatentati: nei primi tre anni, la decurtazione dei punti per ogni violazione viene raddoppiata. Tuttavia, il punteggio non scende mai sotto quota zero: al raggiungimento dello zero, scatta l’obbligo di revisione della patente. I punti vengono sottratti dalla patente del conducente che ha commesso l’infrazione, non da quella del proprietario del veicolo. L’organo accertatore (Polizia, Carabinieri, Vigili urbani) indica nel verbale la decurtazione prevista. Se non è possibile identificare il conducente, il proprietario deve comunicare i dati dell’effettivo guidatore entro 60 giorni. In caso contrario, dovrà pagare una sanzione amministrativa, ma senza perdita di punti.

Quando le cose vanno bene… entra in gioco anche il “bonus”
Se si raggiunge lo zero punti, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti invia una comunicazione ufficiale con l’obbligo di revisione della patente. Entro 30 giorni, il conducente deve sostenere nuovamente gli esami teorici e pratici. Durante questo periodo, è ancora possibile guidare, ma se l’esame non viene superato, la patente viene sospesa a tempo indeterminato. Una volta superata la prova, il punteggio riparte da 20. È quindi fondamentale monitorare il proprio saldo punti per evitare brutte sorprese.
Ma, a volte, c’è anche il rovescio della medaglia, se le cose non vanno male. O meglio, se va tutto bene, quando si è al volante. Così come deciso tempo fa, infatti, secondo la legge per i conducenti è previsto anche un Bonus per buona condotta. Ogni 2 anni trascorsi senza infrazioni che fanno perdere punti, dunque, a coloro che hanno almeno 20 punti viene attribuito automaticamente un “bonus” di 2 punti (con questo sistema si possono raggiungere al massimo 30 punti). Per chi ha meno di 20 punti, ma più di zero, invece, viene ripristinato il punteggio iniziale di 20. Bonus che riguardano anche i neopatentati: nei primi tre anni, per ogni anno trascorso senza infrazioni che provocano decurtazione di punteggio, è attribuito un “bonus” di 1 punto, fino ad un massimo di 3 punti totali.