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Altro scandalo-sanità in Sicilia: muore per una pancreatite, indagati 4 medici a Caltanissetta

Nuovi sviluppi nel caso di Mirko Mattina: il gip ordina l’imputazione coatta di quattro medici per omicidio colposo.

Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Caltanissetta, David Salvucci, ha disposto l’imputazione coatta per quattro medici dell’ospedale Sant’Elia, indagati per la morte di Mirko Mattina, deceduto il 27 dicembre 2021 a causa di una pancreatite. La decisione è arrivata dopo che il pubblico ministero aveva inizialmente richiesto l’archiviazione del caso, richiesta alla quale la famiglia del giovane si era opposta fermamente.

La vicenda giudiziaria è iniziata con la denuncia presentata dal padre della vittima, Vincenzo Mattina, assistito dagli avvocati Donatella Baglio Pantano e Andrea Zuccalà. Inizialmente, erano stati iscritti nel registro degli indagati nove tra medici e infermieri del nosocomio. Per far luce sulle cause del decesso, la procura ha disposto un’autopsia e successivamente un incidente probatorio, nominando un collegio peritale incaricato di verificare eventuali negligenze sanitarie.

Dopo la deposizione delle perizie e l’udienza dedicata all’esame delle risultanze mediche, il pubblico ministero aveva avanzato la richiesta di archiviazione per tutti gli indagati. Tuttavia, i legali della famiglia si sono opposti, presentando argomentazioni che il gip Salvucci ha ritenuto fondate, portandolo così a disporre l’imputazione coatta per quattro medici.

I medici imputati e le accuse a loro carico

L’accusa nei confronti dei quattro sanitari è di omicidio colposo e cooperazione nel delitto colposo. Secondo le indagini preliminari, i medici avrebbero commesso gravi errori, caratterizzati da un “carente e erroneo approccio diagnostico”, nonché da un intervento terapeutico tardivo, che avrebbe influito direttamente sul tragico epilogo.

La difesa degli imputati è stata affidata agli avvocati Sergio Iacona, Sonia Costa e Gaetano Maria Lisi. Sarà ora compito del processo chiarire eventuali responsabilità e determinare se vi siano state effettive negligenze mediche nella gestione del caso.

Le archiviazioni e le posizioni dei medici esclusi dall’indagine

Se per quattro medici il processo andrà avanti, altri cinque professionisti sanitari coinvolti nell’inchiesta sono stati scagionati. Il gip Salvucci ha infatti disposto l’archiviazione per i chirurghi Paolo Lo Curto e Pietro Termini, i radiologi Cristina Ferrara e Ignazio Indorato, e per l’infermiere Giovanni Chianetta. Per loro non è stato riscontrato alcun profilo di colpevolezza, escludendo quindi ogni responsabilità nel decesso di Mirko Mattina.

Il caso resta aperto e la battaglia giudiziaria continuerà nei prossimi mesi, con la famiglia Mattina che chiede giustizia per la prematura scomparsa del giovane.

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redazione

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