Il Palermo e la crisi: le valutazioni del City Group e i perché del rischio esonero di Dionisi
Tanti errori nelle ultime giornate, e una storia che si ripete… all’infinito: il (nuovo) rischio esonero
(eb) La sconfitta contro la Cremonese ha acceso i riflettori sulla panchina del Palermo, con la posizione di Dionisi sempre più traballante. Nonostante l’esonero non sembri la soluzione più immediata, di certo la dirigenza rosanero è in fermento. Nelle ultime ore, i contatti tra Manchester e la proprietà si sono intensificati, segno che qualcosa bolle in pentola.
Il problema principale è un Palermo fragile mentalmente, incapace di gestire il vantaggio e punito nei minuti di recupero. Cambi discutibili nei momenti decisivi, problemi difensivi, con Diakité travolto da Azzi, autore del gol e dell’assist decisivo nella sfida di venerdì scorso, sono soltanto alcune delle criticità emerse.
I numeri di un disastro: peggio dello scorso anno…
Il Palermo è attualmente nono in classifica e, se il campionato finisse oggi, sarebbe fuori dagli spareggi promozione. Un risultato che va contro le aspettative stagionali, considerando che l’obiettivo era migliorare il sesto posto dell’anno scorso.
C’è da considerare che la squadra quest’anno non è mai stata realmente in lotta per la promozione diretta. I 39 punti in 30 partite sono un bottino deludente rispetto ai 42 dell’anno precedente e ai 49 della stagione 2023/24.
E chi arriverebbe al posto di Dionisi?
La società, dunque, si trova ad un bivio: andare avanti con il tecnico, ancora una volta nel dubbio, o con la speranza, di un cambio di marcia, oppure affidarsi a un traghettatore per salvare il salvabile? A dicembre erano stati fatti diversi sondaggi per un nuovo allenatore, ma nessun nome ha convinto del tutto.
Ora, con i playoff in bilico, il City Group non può più sbagliare. La decisione arriverà nei prossimi giorni, ma il tempo stringe. E i nomi? Sono pochi, ma alcuni fra questi “pesanti”. Numerose le voci e le indiscrezioni, ma fra i tecnici possibili ci sarebbero anche diversi ex rosanero. Fra questi Iachini, Ballardini o Liverani. Qualcosa, di certo, sembra bollire in pentola.
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