Casa nuova, lo Stato ora ti regala 10.000€ al rogito: soldi veri subito in tasca | Finalmente un aiuto concreto

Soldi "a pioggia" e risparmi - teleone.it

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Migliaia di euro sul proprio conto, con alcune informazioni essenziali sull’acquisto della casa. 

Ogni volta che si arriva a compiere questo passo, i ragionamenti da portare avanti sono parecchi, e tutto deve esser fatto con decine di fogli e… calcolatrici pronte. L’acquisto di una casa è infatti una delle decisioni più importanti nella vita di ogni persona. Non è soltanto una questione di desiderio o necessità, ma anche di calcoli precisi per evitare di trovarsi, subito dopo, in una qualsiasi situazione di difficoltà economica.

Sono in tanti, in questo senso, a sognare di comprare casa, ma non tutti considerano con attenzione le spese che ne derivano. Il costo dell’immobile è, infatti, soltanto una parte dell’investimento finale. Ci sono tante, tantissime cose da considerare. Fra le più ovvie, le imposte, le spese notarili, le provvigioni ed anche, come spesso accade, possibili e molto probabili lavori di ristrutturazione.

Uno degli errori più comuni è proprio quello che porta a sottovalutare le spese accessorie e poi, a ritrovarsi con il conto in rosso subito dopo l’acquisto non ci vuol molto. Per evitare brutte sorprese, è fondamentale avere una visione chiara del budget disponibile e delle spese future.

Altro aspetto da non dimenticare è la gestione del mutuo. Scegliere il finanziamento giusto a volte può fare la differenza tra una rata sostenibile e una situazione finanziaria difficile. È consigliabile confrontare diverse offerte e valutare attentamente il TAEG, ovvero il costo effettivo del prestito. E infine, bisogna considerare anche il tempo necessario per completare il processo di acquisto. Dall’offerta all’atto notarile possono passare mesi, e durante questo periodo è importante avere liquidità disponibile per eventuali spese impreviste.

La legge che viene incontro: un “bonus” da sfruttare

Ma entriamo nel dettaglio, e in particolare iniziamo a toccare il tema delle spese. Sì, perché esistono varie strategie – alcune ancora davvero poco conosciute – per risparmiare diverse migliaia di euro durante l’acquisto di una casa. E la possibilità arriva proprio nel momento del rogito notarile, un passaggio obbligato per finalizzare l’acquisto.

La chiave è quello che si può, a tutti gli effetti – grazie a come è cambiata la legge negli ultimi anni – anche definire un vero e proprio “bonus” da parte dello Stato. Qualcosa che, in fin dei conti, permette di “tagliare” e risparmiare migliaia e migliaia di euro sulla spesa conclusiva. Tutto ciò è possibile, ma non tutti conoscono le strategie fiscali. Ma facciamo un po’ di ordine, prima di tutto. Oltre al prezzo di acquisto, bisogna considerare i costi di agenzia, il compenso del notaio e, soprattutto, le imposte da versare allo Stato. Le tasse principali sono tre: L’Imposta di registro: calcolata in base al valore dell’immobile (2% per la prima casa, 9% per le altre); L’imposta ipotecaria: in misura fissa; l’imposta catastale: in misura fissa. Ed è questo il caso che ci interessa, e che permette di ridurre drasticamente queste spese.  

L'acquisto della prima casa - Teleone.it
L’acquisto della prima casa – Teleone.it

Il sistema-opportunità poco conosciuto, per risparmiare tanto

La Legge n. 266/2005 ha introdotto un metodo di calcolo delle imposte che permette di risparmiare migliaia di euro: il prezzo-valore. Questo sistema consente di pagare l’imposta di registro sul valore catastale dell’immobile anziché sul prezzo di mercato. Per esempio, se compri una casa a 250.000 euro con un valore catastale di 120.000 euro, senza il prezzo-valore pagheresti il 2% di 250.000 euro, ossia 5.000 euro. Con il prezzo-valore, invece, l’imposta si calcola su 120.000 euro, quindi solo 2.400 euro. In soldoni, quindi, su una casa da 1 milione di euro, con un valore catastale – supponiamo – da 480mila euro, senza il prezzo valore il costo dell’imposta di registro permetterebbe di risparmiare, e mantenere sul conto, quasi 10mila euro.

Un altro aspetto importante è la protezione dagli accertamenti fiscali. Normalmente, l’Agenzia delle Entrate può contestare il valore dichiarato nell’atto di compravendita e richiedere imposte aggiuntive. Con il regime prezzo-valore, questo rischio viene eliminato, poiché il calcolo si basa su dati ufficiali e non contestabili. Ma attenzione: non sempre si può sfruttare questo regime fiscale. Il prezzo-valore non si applica nei seguenti casi: Se l’acquirente è una società o un’impresa; Se l’immobile ha destinazione commerciale o ufficio; Se non viene richiesto espressamente al notaio al momento del rogito. E’ fondamentale parlare con il notaio per capire se è possibile beneficiarne.