Assegno unico schizzato alle stelle: “Ti pagano 3 mesi anziché 1” | L’aumento è vertiginoso

isee presentazione - teleone.it
Una data importantissima per chi riceve il sussidio, è quella del 20 marzo 2025: ecco perché.
Si tratta di uno strumento per alcune famiglie a dir poco fondamentale, per tirare avanti con un sostegno economico aggiuntivo e, soprattutto, per mantenere un pizzico di serenità in più: l’Assegno Unico è, insomma, uno strumento fondamentale per il supporto alle famiglie con figli a carico.
E a proposito di questo “strumento”, proprio nel mese attuale, marzo 2025, sono state annunciate importanti modifiche che riguardano gli importi dovuti alle famiglie beneficiarie ed anche sulle tempistiche dei pagamento.
Secondo quanto reso noto, il prossimo pagamento dell’Assegno Unico è previsto fra poco più di una settimana, ovvero per il 20 marzo 2025. Questa data diventerà il riferimento per tutti gli accrediti fino a giugno. Solo per tutti coloro che presenteranno una nuova domanda il primo versamento sarà effettuato nell’ultima settimana del mese successivo alla richiesta.
E inoltre, notizia che non può che far piacere a tutti i beneficiari, proprio questo mese di marzo sarà importante perché alla data dei pagamenti verranno accreditati anche gli arretrati da gennaio, che non erano stati rivalutati in attesa dell’adeguamento annuale. A marzo, dunque, il sussidio si “moltiplicherà” in maniera consistente.
La data importantissima da ricordare
Servirà, tuttavia, fare attenzione: le famiglie che non hanno aggiornato l’ISEE entro il 28 febbraio 2025 riceveranno automaticamente l’importo minimo dell’Assegno Unico, indipendentemente dal reddito. Tuttavia, chi presenta la nuova DSU entro il 30 giugno 2025 potrà ottenere un ricalcolo e l’accredito degli eventuali arretrati.
Per aggiornare l’ISEE, lo ricordiamo, è necessario compilare la DSU sul Portale Unico ISEE dell’INPS, utilizzando credenziali SPID, CIE o CNS. Ma andiamo adesso a vedere come sono avvenute le variazioni sull’Assegno Unico, con cifre che sono state adeguate all’inflazione. Facciamo alcuni esempi di come è avvenuto l’aumento della somma mensile, per tutti coloro che hanno un ISEE che è inferiore a 17.090,61 euro.

Ecco tutte le maggiorazioni
Rimanendo, dunque, sull’esempio dell’ISEE inferiore alla somma riportata sopra, ecco le maggiorazioni: per i figli minori, da 199,4€ a 201€ (+1,6€); per i figli dai 18 ai 20 anni: da 96,9€ a 97,7€ (+0,8€); maggiorazione per figli non autosufficienti: da 119,6€ a 120,6€ (+1€); il Bonus per secondo percettore di reddito: da 34,1€ a 34,4€ (+0,3€).
Somme che, in pratica, sono rimaste quasi immutate. In tutto questo, intanto, L’INPS ha adottato il sistema Re.Tes, sviluppato in collaborazione con la Banca d’Italia e la Ragioneria generale dello Stato. Si tratta di un sistema che migliora la gestione dei pagamenti pubblici, riducendo i tempi di accredito e garantendo maggiore efficienza; Compensazione per famiglie con ISEE fino a 25.000€, che nel 2021 percepivano l’Assegno al Nucleo Familiare (ANF); Aumento del 50% dell’Assegno Unico per i figli sotto un anno di età; Aumento del 50% dell’Assegno Unico per figli tra 1 e 3 anni in famiglie con almeno 3 figli e ISEE sotto i 45.939,56€.