Ancora sangue a Napoli: ragazzo di 20 anni freddato in un agguato mentre era in scooter

Un nuovo episodio di violenza scuote Napoli: il ventenne Emanuele Durante è stato ucciso in un agguato mentre era in sella al suo scooter. L’omicidio si è verificato in via Santa Teresa degli Scalzi intorno alle 18:30, in una delle strade più trafficate della città. Il corpo della vittima è stato successivamente abbandonato da ignoti presso l’ospedale Pellegrini. Le indagini sono in corso da parte dei carabinieri del nucleo investigativo di Napoli e della compagnia Stella.
Secondo le prime ricostruzioni, Durante era nei pressi di una stazione di servizio quando alcuni uomini armati gli si sono avvicinati e hanno aperto il fuoco. L’azione sarebbe stata fulminea, con i sicari che avrebbero approfittato di un momento in cui il giovane stava rallentando, forse per fare rifornimento. Il numero esatto dei colpi esplosi non è ancora stato precisato, ma le ferite riportate dalla vittima sono state fatali.
Le telecamere di sorveglianza della zona sono ora al vaglio degli inquirenti, che stanno cercando di ricostruire nei dettagli la dinamica dell’agguato. Rimane ancora da chiarire se Durante fosse da solo sullo scooter o accompagnato da qualcuno che si è poi dileguato prima dell’arrivo delle forze dell’ordine.
Il legame con Annalisa Durante
Emanuele Durante era cugino di secondo grado di Annalisa Durante, la giovane uccisa nel 2004 a Forcella a soli 14 anni, vittima innocente della guerra di camorra. Il padre di Annalisa era fratello del nonno di Emanuele. I due non si sono mai conosciuti, poiché Annalisa fu assassinata un anno prima che Emanuele nascesse.
Il suo nome, dunque, si lega tragicamente a una delle pagine più buie della storia recente di Napoli. La morte di Annalisa scosse profondamente la città e divenne un simbolo del desiderio di riscatto di un quartiere, quello di Forcella, che nel tempo ha cercato di lasciarsi alle spalle il dominio della criminalità organizzata.
Indagini in corso: ipotesi e interrogativi
Gli investigatori stanno esaminando ogni dettaglio del caso, cercando di capire se l’agguato possa essere legato a dinamiche di criminalità organizzata. Sebbene al momento non risultino collegamenti diretti tra Emanuele e i clan camorristici, le forze dell’ordine stanno analizzando le sue frequentazioni e il suo passato. Il giovane, infatti, aveva precedenti per rapina, ma resta ancora da chiarire se fosse coinvolto in ambienti malavitosi.
Un altro aspetto cruciale delle indagini riguarda le persone che hanno trasportato Durante all’ospedale Pellegrini. Non è ancora chiaro chi abbia lasciato il corpo della vittima presso il pronto soccorso e se queste persone possano fornire elementi utili a identificare gli autori dell’omicidio.
Napoli piange un’altra giovane vita spezzata in circostanze drammatiche, mentre le forze dell’ordine continuano la loro battaglia per contrastare l’ondata di violenza che ancora insanguina la città.
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