Le lacrime e l’ultimo saluto a Josephine, morta a 24 anni sulla Catania-Siracusa: era un “angelo del volontariato”

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Belpasso piange Josephine Leotta: una comunità sconvolta dalla tragedia sulla Catania-Siracusa.

Un dolore profondo ha colpito Belpasso nella giornata di ieri, quando l’intera città si è stretta intorno alla famiglia di Josephine Leotta. La giovane 24enne ha perso la vita in un drammatico incidente stradale lungo l’autostrada Catania-Siracusa, rimanendo intrappolata tra due tir all’altezza della Galleria San Demetrio. Una scena sconvolgente, che ha lasciato un segno indelebile nel cuore di chi la conosceva.

La comunità si è riunita in una gremita Chiesa Madre di Belpasso per l’ultimo saluto a Josephine. Il suo nome non era solo noto per la sua brillante carriera universitaria presso la facoltà di Architettura di Siracusa, ma anche per il suo instancabile impegno nel volontariato. Faceva parte del gruppo Agesci di Belpasso ed era attiva nella Protezione Civile, sempre pronta ad aiutare il prossimo.

Il sindaco di Belpasso, Carlo Caputo, ha proclamato il lutto cittadino, rendendo omaggio alla giovane con parole toccanti: “Josephine era una ragazza solare, amata e stimata. La sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile, non solo nella sua famiglia ma nell’intera comunità”. La notizia ha sconvolto non solo Belpasso, ma anche Siracusa, dove Josephine aveva tanti amici e colleghi universitari.

Un angelo del volontariato

Non era solo una studentessa modello, ma una giovane donna con un cuore grande. Josephine aveva da poco prestato servizio sull’Etna con la Protezione Civile, dimostrando il suo amore per il territorio e la sua dedizione al sociale. Il suo impegno negli scout e la voglia di mettersi al servizio degli altri la rendevano una persona speciale, capace di trasmettere energia e positività a chiunque la conoscesse.

Questa tragedia riaccende il dibattito sulla sicurezza stradale lungo la Catania-Siracusa, un’arteria troppo spesso teatro di incidenti mortali. La comunità chiede interventi concreti per evitare che simili disgrazie possano ripetersi.

Un addio che lascia il segno

Nel corso della cerimonia funebre, l’emozione ha travolto amici, familiari e concittadini. Il pensiero è andato anche al fidanzato, ai genitori e a tutti coloro che amavano Josephine, costretti a fare i conti con un dolore immenso. Le lacrime, i ricordi e gli abbracci hanno testimoniato quanto fosse speciale per chi la conosceva.

Il sindaco Caputo ha chiuso il suo discorso con un messaggio di cordoglio e vicinanza alla famiglia: “Possiamo solo stringerci forte intorno a chi soffre e portare avanti i valori che Josephine ci ha lasciato”. Il suo sorriso e la sua generosità resteranno per sempre nel cuore di Belpasso.

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