Addio banche: ora per chiedere un mutuo puoi rivolgerti a loro | Non era mai successo prima

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Una assoluta novità: i prestiti arrivano anche dall’INPS, e sono pure superconvenienti
Una novità assoluta, per un’opportunità molto interessante per un’ampia fetta di cittadini italiani. Grande soddisfazione per l’iniziativa e per le possibilità offerte dall’INPS, con prestiti agevolati che saranno concessi sia ai pensionati che ai dipendenti pubblici.
In poche parole, quelle introdotte sono nuove regole per l’adesione alla Gestione credito: l’iscrizione è senza limiti di tempo e i finanziamenti saranno anche a condizioni assolutamente vantaggiose per tutti coloro che ne hanno bisogno. La possibilità di iscriversi alla Gestione unitaria- possibile dal 12 gennaio di quest’anno – è una modifica introdotta con la legge 203/2034, e permette proprio di eliminare i limiti temporali finora imposti.
Proprio per questa ragione si aprono nuove opportunità di accesso a mutui e prestiti agevolati. Il fondo, noto anche come Gestione credito, offre soluzioni vantaggiose per chi rientra nelle categorie previste. L’iscrizione è obbligatoria per i lavoratori pubblici che versano contributi alla Gestione Dipendenti pubblici, mentre per i pensionati è facoltativa e prevede una trattenuta mensile sulla pensione.
Questa novità rappresenta un’opportunità importante per chi ha bisogno di sostegno economico. Chiunque desideri accedere alle prestazioni creditizie deve rispettare un periodo di attesa di almeno 12 mesi dall’iscrizione prima di poter beneficiare dei finanziamenti offerti dal fondo.
Chi può accedere al credito
Ma entriamo nello specifico, andando a vedere come si può accedere alla Gestione credito. La possibilità è riservata a specifiche categorie di lavoratori e pensionati, tra cui: Pensionati ex dipendenti pubblici con trattamento previdenziale della Gestione Dipendenti Pubblici, a condizione che non siano già iscritti e Pensionati di enti pubblici con pensione erogata da casse previdenziali diverse, purché non abbiano aderito in precedenza.
Alle due categorie si aggiungono Ufficiali e sottufficiali in ausiliaria prossimi alla pensione e Dipendenti pubblici non partecipanti ai fondi di fine servizio o fine rapporto (ex Enpas o ex Inadel). Una volta che viene effettuata l’iscrizione, non è possibile recedere dal fondo.

Soldi anche per le ristrutturazioni
Gli iscritti possono accedere a un’ampia gamma di finanziamenti e agevolazioni, tra cui: Prestiti personali a tasso ridotto, con durata massima di 48 mesi; Prestiti pluriennali finalizzati (ad esempio per spese mediche o ristrutturazioni), rimborsabili fino a 10 anni; mutui per l’acquisto, costruzione o ristrutturazione della prima casa; Contributi economici per emergenze familiari o eventi straordinari; Borse di studio per studenti meritevoli; Agevolazioni per soggiorni termali e vacanze. L’iscrizione comporta una trattenuta mensile variabile a seconda della categoria di appartenenza: Dipendenti pubblici, contributo dello 0,35% sulla retribuzione pensionabile; per i Pensionati, contributo dello 0,15% sull’importo lordo della pensione.
Importante sottolineare che le quote versate non sono rimborsabili, anche se l’iscritto non usufruisce delle prestazioni. Ma andiamo ai dettagli sull’iscrizione. Per farla occorre accedere al sito ufficiale dell’INPS utilizzando SPID, CIE o CNS e completare la procedura online nella sezione dedicata. Chi è già iscritto e desidera mantenere l’adesione anche dopo la pensione, deve inviare la richiesta prima della cessazione dal servizio. E lo stesso vale per chi usufruisce di strumenti di pensionamento anticipato, come l’APE Sociale.