È definita “l’Assisi del Sud” ed è arrocata su un monte: è tra i borghi più belli del nostro Paese e bisogna vederlo almeno una volta nella vita

il castello di Erice (fonte scent-of-sicily.com) - teleone.it
Non c’è il minimo dubbio: questo sì, che è un borgo medievale da incanto, fra storia, panorami mozzafiato e dolci tipici
Ci sono luoghi e luoghi, ma visitare o passare soltanto qualche giornata in questa zona della Sicilia vi regalerà sensazioni uniche e sotto certi aspetti magici. Sotto la nostra lente d’ingrandimento finisce Erice, un borgo che rappresenta una vera e propria perla della Sicilia occidentale. Uno di quei posti che hanno il potere di offrire a tutti un viaggio fra storia, cultura, incredibili panorami e tradizioni gastronomiche uniche.
Arroccato sulla vetta del Monte Erice, a 750 metri sul livello del mare, questo borgo medievale della provincia di Trapani regala scorci indimenticabili e un’atmosfera senza tempo. Inserito nel club de “I borghi più belli d’Italia”, non c’è dubbio che sia una delle “imperdibili” mete per tutti coloro che visitano la la Sicilia. Il paese è noto anche come “Città della Scienza” per la presenza del Centro di Cultura Scientifica Ettore Majorana, che ospita scienziati da tutto il mondo.
Passeggiare tra le sue stradine lastricate significa immergersi in una serie di vicoli in cui il tempo sembra essersi fermato. Fra antiche mura ciclopiche, chiese imponenti, botteghe artigianali ed anche un panorama che si estende fino alle isole Egadi: sono soltanto alcune delle ragioni per cui Erice diventa anche una destinazione perfetta in qualsiasi stagione la si decida di visitare.
Ma non stiamo parlando soltanto di un rifugio dal caldo estivo: grazie alla sua posizione elevata, Erice è il luogo ideale per godersi temperature fresche anche nei mesi più caldi, senza rinunciare al fascino dei suoi vicoli avvolti nella nebbia invernale. Una situazione che, è bene viverla per capire fino in fondo, alla fine non fa che creare una atmosfera magica e piena zeppa di mistero.
Dai castelli ai musei: che tuffo nella storia…
Salire a Erice è un’esperienza unica già di per sé. Puoi raggiungerlo in auto attraverso le strade panoramiche da Trapani o Valderice, oppure optare per la spettacolare funivia che regala a tutti una vista straordinaria sulle saline, sulle Egadi e sulla costa siciliana. E la cosa è fattibile anche per tutti gli amanti del trekking o della mountain bike. Una delle principali attrazioni è il Castello di Venere, una fortezza normanna che sorge sulle rovine di un antico tempio dedicato a Venere, testimoniando la lunga storia del borgo che affonda le sue radici nell’epoca degli Elimi. A pochi passi dal castello si trovano le Torri Pepoli e il Quartiere Spagnolo, da cui si può ammirare uno dei panorami più belli dell’intera Sicilia.
Da non perdere anche il Museo Cordici, che ospita reperti archeologici e opere d’arte, raccontando la storia del borgo attraverso i secoli. Una volta Erice era nota come la “città delle 100 chiese”, e conserva ancora oggi numerosi edifici sacri di grande fascino. Il Duomo dell’Assunta, con la sua imponente torre campanaria, è una delle altre tappe “obbligate”. Ma passiamo ai panorami senza eguali. E’ dai Giardini del Balio che si può ammirare il golfo di Trapani, le isole Egadi e le saline. Al tramonto, la vista sul Monte Cofano e sul mare diventa ancora più spettacolare.

Artigianato e le meraviglie della tradizione dolciaria
Ma come è possibile lasciare Erice senza avere assaggiato la sua pasticceria tipica? La “genovese ericina”, un dolce di pasta frolla ripieno di crema pasticcera, è una assoluta delizia, così come i dolci di pasta di mandorla, preparati secondo le antiche ricette delle suore di clausura. Ma oltre ai dolci, quel che impressiona è la qualità dell’artigianato. Dai tappeti ericini, realizzati ancora oggi con antichi telai in legno alla ceramica decorata a mano, con motivi floreali e geometrici, altro simbolo della tradizione locale.
Se in estate Erice si anima con eventi culturali, rievocazioni medievali e manifestazioni religiose, è durante il periodo natalizio e pasquale, si può dire con certezza, che il borgo sprigiona tutto il suo fascino. La Processione dei Misteri del Venerdì Santo, una delle più antiche della Sicilia, percorre le strade del borgo con suggestive statue in legno e cera. A Natale, invece, le viuzze si illuminano di decorazioni e presepi artistici, rendendo l’atmosfera ancora più magica. Per chi ama la natura e le attività all’aria aperta, sono numerosi anche i sentieri di trekking immersi nella macchia mediterranea. Per non parlare delle possibilità offerte dalla montagna di Erice, un vero “paradiso” per il downhill in mountain bike, con percorsi dedicati e discese mozzafiato.