Oscar 2025, il trionfo di “Anora” di Sean Baker con cinque statuette

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Sean Baker domina gli Oscar 2025 con “Anora” vincendo cinque premi.

La 97ª edizione degli Oscar ha consacrato il cinema indipendente con il trionfo di “Anora”. Il film di Sean Baker ha ottenuto ben cinque statuette, tra cui miglior film, miglior regia, miglior sceneggiatura, miglior montaggio e miglior attrice protagonista, assegnato alla giovane Mikey Madison. La pellicola, già vincitrice della Palma d’Oro a Cannes 2024, racconta la storia di una spogliarellista di Brooklyn che sposa il figlio di un oligarca russo, scatenando il conflitto con la potente famiglia di lui.

Il regista ha fatto la storia vincendo quattro premi personali in una sola serata, eguagliando il record di Walt Disney. “Grazie all’Academy per aver riconosciuto il cinema indipendente, lunga vita alle produzioni indipendenti!” ha dichiarato Baker. Ha poi sottolineato la crisi delle sale cinematografiche indipendenti, chiedendo più supporto per il cinema tradizionale.

Il premio come miglior attore è andato ad Adrien Brody per “The Brutalist”, a distanza di 22 anni dal suo primo Oscar per “The Pianist”. Migliori attori non protagonisti sono stati Kieran Culkin per “A Real Pain” e Zoe Saldana per “Emilia Pèrez”.

Delusione per “A Complete Unknown” ed “Emilia Pèrez”

Nonostante le alte aspettative, “A Complete Unknown”, il biopic su Bob Dylan con Timothée Chalamet, è tornato a casa a mani vuote. Delusione anche per “Emilia Pèrez”, che, pur avendo ottenuto ben tredici nomination, ha vinto solo due premi, tra cui miglior canzone originale con “El Mal”.

Il film è stato al centro di polemiche a causa di vecchi tweet razzisti dell’attrice Karla Sofia Gascon, emersi nelle settimane precedenti alla cerimonia. Questo ha influito sulla campagna promozionale e, probabilmente, anche sui risultati finali.

Le altre statuette: successi e sorprese

Tra i vincitori spicca “The Brutalist” di Brady Corbet, che ha portato a casa tre statuette, inclusa quella per la miglior colonna sonora e la miglior fotografia. Brody, nel ricevere il premio, ha sottolineato l’importanza di raccontare storie di oppressione e antisemitismo per un mondo più inclusivo.

Sorpresa nella categoria animazione: “Flow. Un mondo da salvare” di Gints Zilbalodis ha battuto “Inside Out 2” della Disney, diventando il film d’animazione con il budget più basso mai premiato agli Oscar. La Lettonia festeggia così il suo primo Academy Award. Il miglior documentario è andato all’israeliano-palestinese “No Other Land”, mentre il premio per il miglior film internazionale è stato assegnato all’opera brasiliana “Io Sono Ancora Qui” di Walter Salles, un’opera profondamente antiautoritaria che ha colpito pubblico e critica.

Infine, Paul Tazewell ha scritto la storia vincendo il premio per i migliori costumi con “Wicked”, diventando il primo uomo di colore a ottenere questa statuetta. Una notte degli Oscar all’insegna delle sorprese e dei grandi trionfi, con il cinema indipendente che ha avuto finalmente la sua rivincita.

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