Usa-Ucraina, scontro con Trump che “rivede” l’accordo, Zelensky: “Non devo nessuna scusa”

zelensky e trump vertice casa bianca

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La guerra in Ucraina ha raggiunto il giorno 1.102, e i rapporti tra Washington e Kiev si fanno sempre più tesi. Durante l’acceso incontro di ieri alla Casa Bianca, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha attaccato Volodymyr Zelensky, affermando: “Stai giocando con la terza guerra mondiale”. Il leader americano ha poi aggiunto: “O fai un accordo o siamo fuori: l’Ucraina ha bisogno di una guida pronta alla pace”.

Le parole di Trump hanno innescato una reazione immediata da parte del presidente ucraino, che ha lasciato lo Studio Ovale prima della conferenza stampa congiunta prevista. Questo ha segnato un momento di forte frizione tra i due leader, con ripercussioni sulla politica estera statunitense e sulla tenuta degli aiuti militari a Kiev.

Il Segretario di Stato Marco Rubio ha richiesto delle scuse ufficiali da parte di Zelensky, ma quest’ultimo ha ribattuto con fermezza: “Non devo nessuna scusa a Trump”. Intanto, Washington ha confermato che l’accordo strategico sui minerali e le terre rare tra Stati Uniti e Ucraina non è stato firmato.

Lasciando Washington per Mar-a-Lago, Trump ha espresso la sua posizione dichiarando: “Ho avuto l’impressione che Zelensky voglia solo combattere. Io e Putin vogliamo la pace”. Questo commento ha generato preoccupazioni tra gli alleati occidentali.

Il futuro degli aiuti militari

Secondo fonti vicine all’amministrazione americana, riportate dal Washington Post, Trump starebbe valutando seriamente di interrompere gli aiuti militari all’Ucraina. Una decisione del genere potrebbe modificare drasticamente l’andamento del conflitto e il supporto internazionale a Kiev.

Zelensky ha sottolineato che senza il sostegno degli Stati Uniti sarà estremamente difficile respingere l’avanzata russa. Un taglio degli aiuti rischia di indebolire ulteriormente la resistenza ucraina, mettendo in discussione la strategia adottata finora.

Reazioni dall’Europa

Dopo lo scontro tra i due leader, l’Europa ha subito espresso solidarietà a Zelensky, riaffermando il proprio sostegno all’Ucraina. I principali capi di Stato dell’UE hanno ribadito la necessità di continuare a sostenere Kiev sia economicamente che militarmente. Il dibattito continua a dividere la politica internazionale, con l’Unione Europea che cerca di mantenere una posizione di fermezza nei confronti di Mosca, mentre negli Stati Uniti si discute il futuro dell’impegno bellico in Ucraina.

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