L’Agenzia mondiale antidoping (WADA) ha ufficializzato la squalifica di tre mesi per Jannik Sinner, risultato positivo a una sostanza vietata in due controlli effettuati nel marzo 2024. Il tennista italiano, numero uno al mondo, ha accettato la sanzione dopo un accordo con la WADA, che ha riconosciuto la positività come non intenzionale, ma comunque punibile.
Secondo le indagini, la positività di Sinner è stata causata da una contaminazione involontaria tramite un suo fisioterapista. La sostanza in questione, il clostebol, è uno steroide anabolizzante proibito che migliora le prestazioni sportive. La WADA ha però sottolineato che, in base alle normative del Tribunale Arbitrale dello Sport (TAS), gli atleti sono responsabili per le azioni del proprio staff.
La squalifica durerà dal 9 febbraio al 4 maggio, con il divieto di allenarsi in strutture sportive fino al 13 aprile. Durante questo periodo, Sinner non potrà partecipare a Indian Wells, Miami, Monte Carlo e Madrid, ma tornerà in tempo per gli Internazionali d’Italia e il Roland Garros.
Lo scorso 20 agosto, un tribunale indipendente dell’International Tennis Integrity Agency aveva assolto Sinner, riconoscendo la sua buona fede. Tuttavia, a settembre, la WADA ha presentato ricorso al TAS, con sede a Losanna. L’accordo raggiunto in questi giorni ha posto fine al procedimento, evitando ulteriori battaglie legali.
Dopo l’ufficializzazione della squalifica, Sinner ha commentato la vicenda con un comunicato:
“Questa situazione mi tormentava da quasi un anno e il processo sarebbe potuto durare ancora a lungo. Ho sempre accettato di essere responsabile del mio team e riconosco l’importanza delle rigide regole della WADA per proteggere lo sport. Per questo ho accettato l’offerta di risolvere il procedimento con una sanzione di tre mesi.”
Con questo accordo, Sinner potrà tornare in campo a maggio e prepararsi per i grandi appuntamenti della stagione. (Foto italpress)
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