La morte di Marisa Leo, chiesta l’archiviazione: rimangono punti oscuri, è mistero sulle armi

La Procura di Marsala ha chiesto l’archiviazione dell’indagine per l’omicidio di Marisa Leo, la 39enne di Salemi uccisa a colpi di fucile il 6 settembre 2023 dall’ex compagno Angelo Reina.

Dopo averla assassinata, l’uomo si è tolto la vita sparandosi con una pistola su un viadotto dell’autostrada A29, nei pressi di Castellammare del Golfo.

Il delitto si è consumato nelle campagne di contrada Ferla, presso l’azienda vivaistica della famiglia Reina. L’uomo aveva dato appuntamento a Marisa con la scusa di restituirle la loro bambina di quattro anni. Invece, lasciata la piccola dalla nonna, ha raggiunto l’ex compagna e le ha sparato tre volte allo stomaco, prima di fuggire e suicidarsi.

Sebbene l’archiviazione sia stata richiesta per “morte del reo”, l’indagine è proseguita per chiarire come Reina sia riuscito a procurarsi il fucile e la pistola, non avendo alcuna licenza per la detenzione di armi da fuoco.

La Procura ha ipotizzato il coinvolgimento di terzi, aprendo un filone contro ignoti per individuare possibili complici o favoreggiatori.

Sarà ora il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Marsala a decidere se accogliere la richiesta di archiviazione. Nel frattempo, lo studio legale di Giacomo Frazzitta, che assiste la figlia della coppia rimasta orfana, ha annunciato che esaminerà tutti gli atti per approfondire gli aspetti ancora oscuri della vicenda.

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