Turista muore dopo intervento a Messina, la famiglia presenta esposto in Procura
Un viaggio dall’Australia alle Eolie si trasforma in una tragedia: si indaga sulle cause del decesso dopo un intervento cardiochirurgico

Un uomo di 82 anni, originario della provincia di Ragusa ma residente in Australia da decenni, è deceduto il 17 settembre scorso all’ospedale “Papardo” di Messina.
La tragedia si è consumata dopo una vacanza a Stromboli, quando l’anziano è stato colpito da un malore. Trasferito d’urgenza con un elisoccorso al “Papardo”, gli è stato diagnosticato un infarto ed p stato sottoposto a un intervento di angioplastica con applicazione di uno stent.
Nonostante le calcificazioni arteriose, i medici avevano rassicurato la famiglia, tramite due amici presenti, sulle condizioni stabili del paziente, prospettando anche un secondo intervento.
Quest’ultimo è stato eseguito, ma senza l’applicazione di un ulteriore stent. Anche in questa occasione, i sanitari hanno riferito che non vi erano segnali preoccupanti e che l’82enne sarebbe stato presto dimesso.
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Mentre i figli, residenti in Australia, si preparavano a raggiungere l’Italia, le condizioni del padre sono peggiorate improvvisamente. Un’infezione, inizialmente attribuita alle vie urinarie e poi ai polmoni, ha reso necessario il ricovero in terapia intensiva, fino al decesso.
Sospettando anomalie nel decorso clinico, i familiari hanno presentato un esposto alla Procura di Messina tramite l’avvocato Massimiliano Fabio, lo stesso legale che ha già seguito un caso simile nello stesso ospedale. La famiglia chiede il sequestro della documentazione sanitaria per fare luce sulle circostanze del decesso e accertare eventuali responsabilità mediche.
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