Un nuovo caso di truffa sui bonus edilizi è stato smascherato dalla Guardia di Finanza di Palermo, che ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari nei confronti dell’ingegnere Pietro Cutrona, 53 anni.
Su delega della Procura della Repubblica locale, il professionista è accusato di aver orchestrato una frode ai danni dello Stato, presentando false asseverazioni e utilizzando crediti fiscali inesistenti.
Le indagini, avviate grazie alla denuncia di un cittadino che aveva affidato lavori relativi al Sismabonus e Superbonus 110%, hanno rivelato che le opere commissionate, inizialmente avviate, venivano poi interrotte bruscamente. Almeno altri sette immobili nelle province di Palermo e Trapani risultano coinvolti.
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Attraverso la sua società, Cutrona si sarebbe auto-attribuito più ruoli, da progettista a direttore lavori, emettendo fatture per operazioni inesistenti al fine di creare documentazione per evadere le imposte. I crediti fiscali generati venivano poi utilizzati per compensare debiti di imposta, con la presentazione di modelli di pagamento falsificati.
Il Gip ha disposto il sequestro preventivo di crediti per un ammontare di € 1.660.537 e il sequestro per equivalente pari a € 1.022.117. Fra i beni sette immobili, automezzi e quote societarie. L’operazione, voluta per impedire la monetizzazione di crediti fittizi, mira a tutelare i fondi pubblici, soprattutto quelli legati al PNRR.
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