Il dramma, che stava per trasformarsi in tragedia, è nato per un rimprovero. E tutto è venuto fuori con una chiamata al 118, quando il personale medico dell’ospedale San Marco di Catania ha segnalato alla Polizia l’arrivo di un uomo con gravi ferite al volto, agli arti e al torace.
La vittima presentava tumefazioni, ecchimosi ed edemi in diverse parti del corpo, conseguenze di un violento pestaggio.
Nonostante le condizioni critiche, l’uomo non ha fornito dettagli utili per identificare i responsabili, limitandosi a riferire di un gruppo di giovani che lo avrebbe aggredito davanti alla sua abitazione. Tuttavia, dopo aver ascoltato altri testimoni e familiari, la polizia ha scoperto che il pestaggio era avvenuto in un contesto familiare.
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Le indagini hanno portato all’arresto di Gioacchino e Giovanni Battista Spampinato, padre e figlio di 58 e 36 anni.
La vittima, in passato, li aveva rimproverati per il rumore che provocavano e li aveva persino colpiti con una carabina ad aria compressa. In risposta, i due uomini lo hanno assalito con calci, pugni e colpi di stampella, lasciandolo esanime.
Attualmente, i due aggressori si trovano in carcere a Piazza Lanza, su decisione del Gup Carmen Salustro, che ha accolto la richiesta del Pm Alfredo Gagliardi.
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