I sommozzatori della Marina italiana hanno recuperato l’impianto di videosorveglianza del veliero di lusso Bayesian, affondato il 19 agosto al largo di Porticello, a Santa Flavia.
La nave, con a bordo 22 persone, è stata colpita da una violenta tromba d’aria, causando la morte di sette passeggeri. Il recupero delle attrezzature informatiche potrebbe fornire informazioni cruciali sulle dinamiche dell’incidente.
Il Bayesian, battente bandiera del Regno Unito e partito da Rotterdam, stava attraversando il Mediterraneo dopo aver superato lo stretto di Gibilterra, diretto verso le isole Eolie per effettuare un rifornimento. Tuttavia, tra le 4 e le 5 del 19 agosto, il viaggio si è interrotto tragicamente.
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Gli specialisti stanno ora setacciando il relitto, situato a 50 metri di profondità, per conto della procura di Termini Imerese, che indaga sull’affondamento. Sono stati già recuperati materiali del ponte, hard disk e altre apparecchiature elettroniche.
Tutti i dispositivi, inclusi i sistemi di videosorveglianza, saranno analizzati in laboratori specializzati fuori dalla Sicilia per valutare lo stato dei dati e tentare di recuperarli.
Le immersioni, effettuate grazie a una camera iperbarica che permette interventi ripetuti fino a 40 minuti, stanno fornendo nuovi elementi per l’indagine.
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