Chirurgo si fa “aiutare” dalla figlia di 13 anni in un’operazione: aperta un’inchiesta
La ragazzina avrebbe praticato un foro nel cranio di un paziente ignaro. L’episodio, risalente a gennaio, è emerso solo a luglio
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A Graz, in Austria, un chirurgo ha portato la figlia tredicenne in sala operatoria e le ha permesso di partecipare attivamente a un intervento, facendole praticare un foro nel cranio di un paziente ignaro.
Il caso, riportato dall’agenzia AdnKronos e dal quotidiano austriaco Kronen Zeitung, ha fatto gridare allo scandalo e portato all’apertura di un’inchiesta. A seguito dell’incidente, il chirurgo e uno specialista dell’equipe sono stati allontanati dall’ospedale universitario di Graz, dove è avvenuto il fatto.
L’episodio risale a gennaio, quando un uomo di 33 anni, vittima di un incidente nei boschi, è stato trasportato d’urgenza all’ospedale con gravi lesioni craniche. Durante l’intervento, la figlia del chirurgo avrebbe partecipato attivamente all’operazione, pratica assolutamente fuori dagli standard e dalle norme di sicurezza medica.
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Nonostante l’intervento chirurgico sia riuscito, il paziente non è ancora in grado di riprendere le normali attività quotidiane, compreso il lavoro, secondo quanto riferito dal Kronen Zeitung. La situazione è stata ulteriormente complicata dal fatto che la denuncia riguardante l’accaduto è stata presentata solo ad aprile, ma non dal paziente stesso. Quest’ultimo è venuto a conoscenza del coinvolgimento della giovane solo a luglio, mesi dopo l’operazione.
Ora, con l’inchiesta in corso, resta da chiarire come sia stato possibile che una minorenne partecipasse a un intervento così delicato e quali saranno le conseguenze per il chirurgo e l’ospedale coinvolti. (foto archivio)
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