“L’ho vista e l’ho uccisa, non so bene perché”: omicidio Sharon, la confessione shock
Moussa Sangare, fermato per gravi indizi di colpevolezza, ha ammesso di aver ucciso la barista 33enne in un attacco improvviso

Moussa Sangare, 31 anni, è stato arrestato per l’omicidio di Sharon Verzeni, barista di 33 anni uccisa un mese fa a Terno d’Isola, in provincia di Bergamo.
Fermato dai carabinieri per gravi indizi di colpevolezza, Sangare ha confessato di aver ucciso la donna a causa di un “raptus improvviso”, senza un motivo preciso. “Non so spiegare perché sia successo, l’ho vista e l’ho uccisa”, ha dichiarato agli inquirenti.
LEGGI ANCHE: Omicidio di Sharon Verzeni, arrestato l’uomo in bicicletta grazie alle immagini di sorveglianza
Il procuratore aggiunto di Bergamo, Maria Cristina Rota, ha spiegato che Sangare è stato accusato di premeditazione, poiché è uscito di casa quella sera con quattro coltelli. “L’obiettivo era evidente, voleva colpire qualcuno”, ha affermato la Rota, aggiungendo che non vi è alcun movente religioso o terroristico: “Poteva essere la signora Verzeni o uno di noi che passavamo di lì”.
💪 SIAMO ANCHE SU GOOGLE NEWS! Seguici cliccando QUI! 🖋
Durante le indagini, è emerso che Sangare viveva da solo in una casa occupata a Suisio, dopo essere stato denunciato dalla madre e dalla sorella per maltrattamenti. Il giorno del delitto, era uscito di casa armato di quattro coltelli, suggerendo una premeditazione.
Un coltello, ritenuto l’arma del delitto, è stato recuperato nel fiume Adda su indicazione di Sangare. La sera dell’omicidio, l’uomo non era passato dalla piazza di Terno d’Isola, luogo che frequentava abitualmente.
🖋 CONTINUA A LEGGERE su Teleone.it
🟢 LA “CARICA” DEI 500MILA: seguici su FACEBOOK! 📲
🎥 GUARDA TUTTI I VIDEO! – CLICCA QUI 📲