La scelta del ministro dell’Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, di vietare l’uso degli smartphone nelle scuole elementari e medie, anche per scopi didattici, poteva sembrare una mossa divisiva.
Tuttavia, il provvedimento ha riscosso un ampio consenso, come dimostrato da un sondaggio effettuato dal portale Skuola.net, che ha coinvolto 500 persone tra studenti, genitori e insegnanti.
Sorprendentemente, il sondaggio ha rivelato che ben 3 membri della comunità scolastica su 4 supportano il divieto. Se è prevedibile che circa l’80% dei docenti sia favorevole alla decisione, più inaspettato è l’entusiasmo dei genitori: isolando le loro risposte, il consenso raggiunge quasi il 90%. Le famiglie, solitamente schierate a difesa dei figli, questa volta approvano la misura.
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Anche tra gli studenti, destinatari diretti del provvedimento, emerge un certo appoggio. Sebbene i numeri siano più contenuti, è significativo che 2 studenti delle scuole medie su 3 siano disposti a lasciare il telefono spento durante le lezioni.
Una tendenza che si riscontra anche tra i loro colleghi delle superiori, non toccati dal divieto, ma comunque favorevoli nella stessa misura (67%).
Le ragioni dietro questo ampio consenso sono varie, soprattutto tra gli adulti. Alcuni vedono il divieto come un mezzo per migliorare la concentrazione e la disciplina degli studenti. Altri lo considerano un modo per abituare i giovani a vivere “scollegati” per qualche ora, mentre alcuni sostengono che la scuola debba essere un luogo serio, e non… un bar.
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