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Cronaca

Bayesian, la corsa disperata per lasciare le cabine e la sciagura: cosa è emerso

Il ritrovamento dei corpi svela tentativi di fuga dall’imbarcazione. Le ricerche continuano per Hannah Lynch, ultima dispersa

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Durante il naufragio del Bayesian a mezzo miglio da Porticello, a causa della violenta tromba d’aria che ha colpito la cittadina palermitana di Santa Flavia, alcune delle vittime avrebbero disperatamente tentato di salvarsi.

Come i 15 superstiti che si sono gettati in mare, anche gli altri passeggeri a bordo hanno cercato di uscire dall’imbarcazione mentre questa stava affondando. Sarebbero, tuttavia, stati letteralmente sopraffatti dall’acqua che invadeva lo scafo, e per questa ragione non sono riusciti a mettersi in salvo.

I sub, operando a 50 metri di profondità, hanno rinvenuto i corpi in zone diverse da quelle indicate dai superstiti nelle testimonianze raccolte dalla Capitaneria di porto e dai vigili del fuoco. Un particolare che ha suggerito agli inquirenti che le vittime abbiano tentato di fuggire dalle loro cabine prima che lo yacht affondasse completamente.

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Tra i corpi recuperati c’è quello di Mike Lynch, ritrovato vicino alla cabina armatoriale a poppa. La moglie, Angela Bacares, sopravvissuta al naufragio, ha riconosciuto il cadavere. Secondo gli esperti, lo yacht potrebbe essere affondato di prua e poi lentamente ribaltato sul fianco destro, ipotesi confermata anche dalle testimonianze raccolte.

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Nel frattempo, le ricerche di Hannah Lynch (nella foto), figlia diciottenne del multimilionario inglese, sono proseguite per tutta la giornata di ieri, ed il corpo sarebbe stato già individuato dai sub. I sommozzatori hanno perlustrato lo scafo, mentre il robot della guardia costiera ha esplorato il fondale sabbioso.

Non è chiaro se la ragazza sia rimasta intrappolata nella cabina o sia annegata in mare. Anche oggi, le ricerche. Il comandante nazionale dei vigili del fuoco, Carlo Dall’Oppio, è volato a Palermo per ringraziare gli uomini impegnati nel recupero dei dispersi. Ad accompagnarlo, il direttore per l’emergenza Marco Ghimenti ed il prefetto di Palermo Massimo Mariani

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