Caldo estremo e “stop” lavoro per diverse categorie, ma non per i rider: la protesta
La Regione non ha considerato i lavoratori della logistica nell’ordinanza anti-caldo: la categoria annuncia uno stato di agitazione
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In piena estate, con le attuali asfissianti temperature, i rider sono di certo fra i lavoratori più colpiti. L’ordinanza del presidente della Regione (LEGGI), che prevede lo stop al lavoro quando il termometro supera i 35 gradi, non include però questi lavoratori.
“Citando solamente il comparto agricolo e quello edile – dice Francesco Brugnone della Nidil-Cgil – lascia fuori una grande parte di lavoratori che operano proprio durante le ore più calde della giornata, come i rider”.
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La categoria ha quindi proclamato uno stato di agitazione, preparandosi a uno stop delle attività. La decisione nasce da esigenze di salute. In passato, alcune aziende avevano mostrato supporto ai lavoratori, offrendo “aiuti” come creme solari, bibite o sali minerali, ma le cose sembrano ormai essere cambiate anche sotto questo punto di vista.
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La mancanza di riconoscimento è un’altra questione sollevata dai rider, che anche nelle fasi più “nere” della pandemia da Covid non si fermarono minimamente. Adesso, il rischio di una seria protesta, e un conseguente stop (foto d’archivio)
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