La 38enne morta a Fondachello, svolta l’autopsia: i nuovi particolari

Prevale l’ipotesi del soffocamento avvenuto “in seguito ad un’azione di suicidio deliberata”: le indagini

Fondachello

L’ipotesi che prevale è quella che la morte della 38enne a Fondachello sia arrivata per soffocamento, “in seguito ad un’azione di suicidio deliberata”, ma si continua a lavorare per chiarire alcuni punti.

E’ stato svolto nella giornata di ieri un lungo esame autoptico sulla catanese di San Giovanni Galermo, deceduta nel bagno della casa di villeggiatura nella frazione marinara di Mascali. L’autopsia, iniziata alle 9 e conclusasi poco dopo le 13, ha solo parzialmente chiarito i dubbi degli investigatori.

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Sarebbero, intanto, emersi nuovi elementi che escluderebbero un coinvolgimento del compagno della donna nella tragedia. Le indagini hanno confermato il viaggio dell’uomo da Giarre a Catania la sera del decesso, con prove raccolte dalle telecamere della barriera autostradale di San Gregorio e dal ticket autostradale.

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Il compagno della vittima, un 40enne di San Giovanni Galermo, non è indagato e ha sempre dichiarato di aver lasciato la casa di Fondachello dopo una violenta lite, per fare rientro a Catania. La procura di Catania ha disposto la restituzione della salma ai familiari, mentre le indagini proseguono per chiarire alcuni punti ancora oscuri della drammatica vicenda.

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