Una tragedia sconvolgente si è consumata a Marcon (Venezia), dove la piccola Agnese, di appena un anno, è morta dopo essere stata dimenticata in auto dal padre. L’uomo, un magazziniere, aveva lasciato la bambina nel parcheggio dell’azienda in cui lavora, senza rendersi conto dell’accaduto.
Il quotidiano Il Gazzettino ha riportato lo stato di shock dei genitori, ricoverati in ospedale dopo aver appreso della tragedia. Don Paolo Cragnin, parroco di Zerman, frazione di Mogliano Veneto dove risiede la famiglia, ha descritto i genitori come devastati e ha espresso parole di solidarietà: “Un momento di blackout può capitare a chiunque, nessuno merita di vivere questo dolore”. Anche i vicini hanno espresso il loro sostegno, descrivendo la famiglia come ammirevole e piena di amore.
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Agnese è rimasta chiusa in auto per cinque ore sotto il sole cocente. I colleghi del padre l’hanno notata e hanno subito allertato i soccorsi. Quando Sirio ha capito cosa era successo, ha gridato disperato il nome della figlia. Purtroppo, i tentativi di rianimazione dei sanitari del Suem di Mestre sono stati vani.
Il sindaco di Mogliano Veneto, Matteo Romanello, ha invitato la comunità a evitare commenti inappropriati, sottolineando il momento di estremo dolore. Le indagini dei carabinieri chiariranno se il dispositivo salva-bebè, obbligatorio per i bambini fino a quattro anni, fosse presente e funzionante.
Il padre avrebbe dovuto accompagnare la bimba da chi l’avrebbe accudita, ma si è diretto al lavoro, dimenticando la piccola sul sedile posteriore. Le alte temperature hanno reso impossibile la sopravvivenza della bambina.
Il dramma della famiglia Chinellato-Lugato ricorda l’importanza di dispositivi di sicurezza per prevenire simili tragedie e il dolore profondo che queste circostanze portano con sé.
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