Paura del ragno violino? “I ragni nostrani non hanno una tossicità elevata. Ne abbiamo due o tre che possono fare del male in Italia, ma non sono ragni mortali o potenti come i ragni americani, australiani, africani”. Il consiglio è dunque di “non allarmarsi” per il ragno violino perché “non è un’urgenza medica”.
Il suo morso può essere letale? “A noi non risulta, in medicina e in letteratura scientifica, così come nella nostra casistica, un morto da morso di ragno violino. Fra le richieste di consulenze ricevute dal nostro centro ne abbiamo un centinaio all’anno che risultano essere per morsi accertati da questo ragno”. In rari casi si rilevano problematiche “e tutti comunque guariscono”.
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A spiegarlo all’Adnkronos Salute è Carlo Locatelli, direttore del Centro Antiveleni e Tossicologia Maugeri (Pavia), struttura che viaggia al ritmo di 105mila consulenze l’anno di cui oltre l’80% per ospedali del Ssn.
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I riflettori sull’aracnide “normalmente presente in Italia, anche nelle nostre case”, si sono riaccesi perché se n’è parlato in relazione alla morte di un carabiniere 52enne a Palermo (LEGGI). E negli ultimi due giorni, dopo che la notizia è finita alla ribalta delle cronache, c’è stato un boom di chiamate al Centro dettate da timori e paure per il ragno violino, riferisce Locatelli.
“Abbiamo avuto un notevole aumento di richieste – dice l’esperto – ci hanno chiamato diverse persone spaventate. Chi era di guardia ieri, ha ricevuto una quarantina o una cinquantina di richieste di consulenza di questo tipo. Le domande più frequenti: se io avessi un morso di ragno violino, se avessi il ragno violino in casa, e così via. La risposta è: il ragno violino in casa ce l’abbiamo un po’ tutti e se ne sta per i fatti suoi. Non attacca l’uomo e se dovesse mordere perché involontariamente disturbato e sulla parte colpita non si vede niente, il tutto passerà nell’arco di pochi giorni”.
Se dovesse evolvere in una lesione un po’ più significativa “si applica una crema antibiotica” e si valuta un’eventuale terapia antibiotica anche per via orale, come riporta una scheda disponibile sul portale del centro antiveleni pavese. “Se diventa una lesione necrotica occorre richiamare e si verrà valutati e trattati a seconda del caso”, spiega Locatelli.
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