Cronaca
Palermo, la violenta aggressione in centro, morto 20enne: un arresto per omicidio
Il giovane tunisino non ce l’ha fatta, dopo dodici giorni di lotta tra la vita e la morte
È deceduto questa mattina nella Terapia intensiva del Policlinico “Paolo Giaccone” di Palermo il giovane tunisino vittima di una brutale aggressione avvenuta il 4 luglio in via Maqueda.
Moataz Derbeli, che aveva appena venti anni, era stato ricoverato in condizioni critiche presso l’Azienda ospedaliera universitaria.
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Nonostante gli sforzi incessanti del personale medico del Dipartimento di Emergenza Urgenza, diretto dal professore Antonello Giarratano, le ferite riportate durante l’aggressione si sono rivelate troppo gravi. Il giovane ha lottato tra la vita e la morte per giorni, ma purtroppo non è riuscito a sopravvivere.
Un giovane residente nel quartiere Ballarò di Palermo, un somalo di 28 anni, è stato arrestato con l’accusa di omicidio. La rissa era scoppiata tra un gruppo di nordafricani e alcuni abitanti del quartiere, convocati da un venditore ambulante infastidito dalla presenza degli stranieri.
I genitori di Derbeli, residenti in Tunisia, sono stati avvisati dal consolato tunisino a Palermo. Durante la sua permanenza in terapia intensiva, l’unico familiare a fargli visita è stato un lontano zio che vive in città.
Il giovane tunisino era arrivato in Italia tre anni fa, sbarcando a Lampedusa come minore straniero non accompagnato. Dopo si era stabilito a Palermo, dove ha purtroppo trovato una tragica fine.
Il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, oltre al Policlinico “Paolo Giaccone”, hanno espresso il proprio cordoglio alla famiglia della vittima.
“Esprimo sincera amarezza e dolore – fa sapere il primo cittadino – dopo aver appreso la notizia della morte di una giovane vita, maturata all’interno di uno scenario di violenza e regolazione di conti e avvenuta in una zona del centro storico nella quale da tempo vengono segnalate svariate condizioni di pericolo. Confido nella collaudata capacità investigativa delle forze dell’ordine, unita ai dispositivi di telecontrollo del territorio, affinché vengano al più presto individuati i responsabili della drammatica e mortale aggressione, così come è già successo in esito agli altri episodi di violenza in città”.
“Da parte del Comune, chiederò – promette Lagalla – che venga ulteriormente trattato lo specifico allarme del centro storico in seno al Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica che, come noto, ha competenza primaria in materia di controllo del territorio e che ha sempre manifestato puntuale e competente attenzione nei confronti della città. Infine, da parte mia e dell’amministrazione comunale, esprimo cordoglio e vicinanza ai familiari della giovane vittima”.
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