Cronaca
Mafia, vent’anni fa la nascita di Addiopizzo a Palermo
La campagna contro il racket delle estorsioni con manifesti in città con la scritta “Un popolo che paga il pizzo è un popolo senza dignità”
“Questa notte siamo tornati per le strade di Palermo per rinnovare una tradizione che ci accompagna da due decadi e rilanciare un nuovo messaggio”.
Lo dicono in una nota pubblicata sui loro canali social i ragazzi di Addiopizzo, l’associazione che vent’anni fa lanciò una campagna contro il racket delle estorsioni affiggendo in città manifesti con la scritta “Un popolo che paga il pizzo è un popolo senza dignità” e avviando una serie di iniziative per assistere imprenditori e commercianti che decidevano di denunciare le richieste di pizzo.
“Nel corso di questi venti anni – si legge nella nota – sono stati innumerevoli i momenti nei quali abbiamo tappezzato in piena notte la città di Palermo. Dal centro storico a Brancaccio, dalla Noce a San Lorenzo passando per Resuttana, Pagliarelli e tante altre aree della città con messaggi e contenuti che volevano stimolare anche una riflessione. A distanza di venti anni, la notte appena trascorsa ci ha visti tornare in strada, per il centro storico di Palermo tra via Maqueda, Corso Vittorio Emanuele, Via Emerico Amari e Via Isidoro La Lumia. Luoghi dove negli ultimi dieci anni si è registrato un cambiamento urbanistico, produttivo e sociale il cui impatto non ha precedenti nella storia di Palermo. Un mutamento da cui si è generata una nuova ed importante economia che ha il proprio perno nella fruizione turistica dei luoghi del centro storico”.
💪 SIAMO ANCHE SU GOOGLE NEWS! Seguici cliccando QUI! 🖋
“Strade dalle quali – spiegano i ragazzi di Addiopizzo – stanotte oltre a rinnovare il messaggio storico desideriamo rivolgere e condividere una domanda, tutt’altro che retorica, con l’opinione pubblica, il tessuto economico e la classe politica di questa città. Senza pretesa di dare risposte ma con la volontà, anche stavolta, di aprire una riflessione. Quale economia per queste strade della città?”.
L’importanza del gesto di questi giovani che furono ispirati da Libero Grassi viene sottolineata, in un’intervista al Giornale di Sicilia, anche dal procuratore di Palermo Maurizio De Lucia che traccia anche un bilancio di questi venti anni. “Le richieste di pizzo continuiamo a registrarle anche se, per fortuna, in maniera sempre meno pervasiva. Il merito di Addiopizzo, di cui oggi celebriamo il ventennale, è di avere costruito un sistema che ha aiutato molti esercenti a liberarsi dal giogo che li opprimeva. Adesso i mafiosi riflettono bene su quali sono i loro obiettivi, cioè vanno solo da chi ha dimostrato disponibilità nei loro confronti, tenendosi lontani da quelli che potrebbero denunciarli”.
Oggi in programma a Palermo anche l’inaugurazione della mostra “Addiopizzo 20” al No Mafia Memorial di corso Vittorio Emanuele.
🖋 CONTINUA A LEGGERE su Teleone.it
-
Cronaca2 giorni fa
Palermo, scoperto cadavere di un uomo al molo trapezoidale
-
Cronaca2 settimane fa
Scuole chiuse in 37 comuni: meteo, allerta arancione in Sicilia
-
Cronaca2 settimane fa
Dramma sulla Palermo-Catania: muore Gioele, bimbo di 8 anni, ci sono feriti
-
Cronaca5 giorni fa
Crolla ascensore, 5 feriti fra cui bambini, grave la mamma: tragedia sfiorata a Palermo
-
Cronaca2 settimane fa
Sciopero aereo in Italia, disagi per 30mila passeggeri: voli cancellati anche in Sicilia
-
Cronaca5 giorni fa
Addio Margaret, lunedì funerali e lutto cittadino: le verità sullo studio e la “laurea in Romania”
-
Cronaca1 settimana fa
La 15enne morta a Piazza Armerina, l’avvocato: “Ci sono lacune sulle ultime ore”
-
Cronaca2 settimane fa
Persone intrappolate in auto, esondazioni nel Catanese: maltempo, vigili al lavoro – I VIDEO