Il Castagno dei cento cavalli unisce Sant’Alfio e Trento: il gemellaggio
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Il Comune di Sant’Alfio (comune in provincia di Catania sulle pendici dell’Etna) ha donato al Comune di Trento un pollone del Castagno dei Cento Cavalli, monumento vegetale la cui età è stimata in 4.000 anni e per questo tutelato dall’Unesco a partire dal 2006 quale Ambasciatore di pace.
Un evento a cui si è giunti grazie all’impegno di Fulvio Viesi, socio del Guinness Club 92 di Trento e presidente dell’Associazione tutela marroni di Castione Brentonico, protagonista due anni fa di un vero e proprio intervento chirurgico destinato a salvare il gigante vegetale posto sulle pendici del Monte Etna.
Proprio grazie a questo lavoro professionale il gigante vegetale è tornato a nuova vita tanto che lo scorso anno ha prodotto la bellezza di 500 chilogrammi di castagne. Di qui la decisione dell’amministrazione comunale di concedere a Viesi la cittadinanza onoraria.Nei prossimi anni è previsto il coinvolgimento , sempre con l’impianto dei preziosi polloni, dei Giardini Vaticani, Gerusalemme, Assisi, La Campana dei Caduti e il Borgo Rondine, con l’istituzione di un Comitato promotore.
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Un progetto promosso dall’attuale sindaco di Sant’Alfio Alfio la Spina, che ha consegnato fisicamente l’alberello di castagno al sindaco di Trento Franco Ianeselli. Inoltre una speciale cartolina postale destinata a ospitare l’annullo postale dedicato all’evento concesso da Poste Italiane: è dedicato alle Feste Vigiliane e alla Cerimonia del Castagno dei Cento cavalli.L’incontro di Palazzo Trentini è stato anche l’occasione per avere informazioni sulla realtà del catanese e di un rapido confronto tra la nostra autonomia e quella siciliana.
Il sindaco di Sant’Alfio ha detto che l’agricoltura del suo comune ha grandi potenzialità e ottimi prodotti, ma per sviluppare il settore servirebbe un modello cooperativo simile a quello trentino, difficile da esportare in Sicilia anche se, passo dopo passo, le cose sembrano cambiare anche sull’isola.