Cultura e Spettacoli
Trent’anni senza Massimo Troisi: a Salina esposta la bici de “Il Postino”
La presentazione nel porticciolo turistico Marina di Salina per l’evento speciale “Troisi 30 anni dopo Il Postino”
“Troisi era un poeta del cinema, il comico dei sentimenti, e il suo ultimo capolavoro Il Postino, candidato agli Oscar, ancora oggi emoziona e viene studiato anche all’estero. Sono passati 30 anni dalla morte del grande attore e regista napoletano e il grande schermo si conferma strumento in grado di dare eternità ai luoghi immortalati nei film, valorizzando le nostre terre più belle, come Salina dove fu girato, insieme con Procida, e farle conoscere al mondo intero”.
Si tratta delle parole dell’attrice Maria Grazia Cucinotta, in conferenza stampa alle Eolie, nel porticciolo turistico Marina di Salina per l’evento speciale “Troisi 30 anni dopo Il Postino”, promosso dall’associazione culturale Prima Sicilia, che fino a domani (domenica 16 giugno) celebrerà l’artista nei luoghi set della celebre pellicola che vinse l’Oscar per le musiche di Luis Bacalov.
All’incontro è intervenuto in video collegamento Vito Maria Rosario D’Adamo, capo segreteria della sottosegretaria alla Cultura Lucia Borgonzoni, che ha portato i saluti istituzionali della senatrice.
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Per l’occasione è stato possibile visionare la bicicletta originale del “postino” Mario Ruoppolo, protagonista della pellicola, interpretato da Massimo Troisi che portava le lettere al poeta Pablo Neruda (Philippe Noiret), immagine iconica entrata nella storia del cinema, custodita dal collezionista salinoto Gianpiero Bongiorno.
Nella piazza del Comune di Santa Marina Salina, prima della visione speciale del film, la Cucinotta è stata intervistata dal giornalista Massimiliano Cavaleri, il quale ha curato una retrospettiva con aneddoti, retroscena, ricordi per ripercorre i momenti salienti della nascita dell’opera e delle riprese, alla presenza di alcuni abitanti isolani che fecero parte del cast.
“Il talento e la dialettica inconfondibile di Massimo nell’immaginario collettivo – ha evidenziato Cavaleri – sono tuttora un riferimento prezioso per chi si approccia alla commedia: aveva la capacità di esprimere concetti profondi, trasmettere messaggi intrisi di significato, parlando in modo semplice e arrivando al cuore della gente”.
Domani sera sarà proiettato anche il documentario “Il mio amico Massimo” dedicato a Troisi con le testimonianze di Carlo Verdone, Clarissa Burt, Ficarra e Picone, Pippo Baudo, Renzo Arbore e Gerardo Ferrara (sua controfigura) alla presenza del regista Alessandro Bencivenga, il quale parlerà anche del libro dedicato a Troisi, in uscita a fine giugno.
Sono previste oggi alcune tavole rotonde su “L’importanza di Massimo Troisi nel cinema”, “Salina, isola di cinema legata a Troisi” e “Ricordo di Troisi nella casa di Neruda” alle quali parteciperanno giornalisti di varie testate.
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