I finanzieri precipitati in Val Masino: le ipotesi sulla tragedia
Una delle ipotesi è che uno dei tre, dopo essere ripartito, sia caduto, e la tensione della corda avrebbe strappato la sosta dalla parete
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Alessandro Pozzi (25 anni), Luca Piani (32 anni) e Simone Giacomelli (22 anni) sono i tre finanzieri tragicamente deceduti ieri, mercoledì 29 maggio in Val Masino (Sondrio).
I militari sono caduti per circa 30 metri dal Precipizio degli Asteroidi durante un’esercitazione, senza scampo. L’allarme è stato dato da due alpinisti che erano con loro e sono rimasti illesi.
La caduta è stata causata dal cedimento della sosta a cui i tre si erano assicurati. La Procura di Sondrio, diretta da Piero Basilone, esaminerà le diverse ipotesi per stabilire le cause esatte dell’incidente. Il percorso scelto dai finanzieri è noto ai soccorritori sin dagli anni ’80, quando è stato aperto al pubblico. È un tratto impegnativo con pochi chiodi e soste da creare ogni volta, una caratteristica che ha reso la scalata particolarmente rischiosa.
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Secondo i giornali locali, Alessandro, Luca e Simone hanno seguito la procedura standard: alla sosta 2 hanno fatto passare un cordino, alla sosta 3 si sono aggrappati a uno spuntone di roccia, e alla sosta 5 hanno posizionato delle protezioni veloci. Si sono fermati a 200 metri di altezza, ma a quel punto è avvenuto l’incidente. Una delle ipotesi è che uno dei tre, dopo essere ripartito, sia caduto, e la tensione della corda avrebbe strappato la sosta dalla parete, causando la caduta fatale.
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