Non c’è stato nulla da fare per salvarle la vita: è morta Irene Margherito, la 47enne di Brindisi colpita alla testa da un proiettile durante una lite familiare domenica pomeriggio sulla complanare tra Mesagne e Brindisi. È stato arrestato con l’accusa di omicidio volontario e porto abusivo di arma da fuoco il cognato, Adamo Sardella, di 55 anni.
Irene ha lottato per ore nel reparto di rianimazione dell’ospedale Perrino di Brindisi, dove era arrivata in condizioni gravissime. Colpita da un proiettile di pistola calibro 7,65, le sue condizioni erano apparse subito disperate. Nonostante gli sforzi dei medici, alle 15 di lunedì è stata dichiarata la morte encefalica e sei ore dopo è avvenuto il decesso.
Questa tragica lite familiare ha lasciato due ragazzi senza madre. In un ultimo gesto di altruismo, Irene aveva espresso il desiderio di donare i suoi organi, volontà confermata dalla famiglia.
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Il pubblico ministero Paola Palumbo, insieme ai poliziotti di Mesagne e alla squadra mobile di Brindisi, sta coordinando le indagini per ricostruire i drammatici eventi di domenica.
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