“Ho capito subito, vedendo tutto quel sangue nella stanza, che fosse un fatto tragico non legato ad un incidente domestico”. È ancora scosso, interpellato al microfono, Marco Di Stefano, il cugino di Giuseppe Ottaviano, il 40enne ucciso a Scicli nella notte fra sabato e domenica della scorsa settimana.
Di Stefano è stato fra i primi a trovare il corpo senza vita di Peppe (LEGGI). Come è stato accertato, il giovane è stato ucciso a calci e pugni, probabilmente dopo una colluttazione, nella propria casa.
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“Non si poteva non volergli bene, era una persona benvoluta da tutti. Confidiamo – ha detto alla Rai – nell’operato delle forze dell’ordine e della magistratura. Non siamo animati da sentimenti di vendetta, ma vogliamo sapere il motivo di tanta scellerata follia umana”.
I funerali del 40enne si svolgeranno questa mattina – alle 10.30 – nella chiesa di San Bartolomeo apostolo, a Scicli.
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