Il bilancio dei feriti dopo i gravi scontri durante l’intervallo di Padova-Catania è molto pesante. E’ salito ad otto il numero dei tifosi catanesi che sono stati arrestati in occasione della finale d’andata della Coppa Italia Serie C (LEGGI).
Ci sono inoltre otto agenti feriti: fra questi 4 della Digos e 4 del reparto Mobile. Sono stati circa una settantina, invece, i catanesi che hanno portato a termine l’invasione del campo. Per gli scontri avvenuti, è stato il dirigente della polizia responsabile del servizio ad avere avuto la peggio, ed essere ricoverato in terapia intensiva a Padova per un malore cardiaco.
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Sono stati tre i tifosi etnei che sono stati arrestati per resistenza aggravata. Nel dettaglio, si due 40enni ed un 41enne, che hanno precedenti per associazione mafiosa, rapina, stupefacenti, reati da stadio, reati contro la persona e contro il patrimonio, e già destinatari di provvedimenti di Daspo.
Un altro tifoso etneo è stato invece arrestato grazie all’attività delle Digos delle questure di Padova e Catania mentre si stava imbarcando su un volo per Edimburgo, dall’aeroporto di Milano Linate. Ancora un altro tifoso, invece, è stato successivamente arrestato a Catania.
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“I fatti accaduti a Padova gettano un’ ombra negativa sulla grande dimostrazione di affetto da parte dei tifosi rossazzurri, arrivati a Padova da ogni parte del nord Italia e dalla Sicilia.
“Il comportamento di pochi rischia di vanificare l’effetto positivo della prima finale importante nella storia di Catania calcistica e comporta un grave danno di immagine per tutta la Città”. Questo quanto scrive l’assessore allo Sport, Sergio Parisi. “Esprimiamo forte disappunto – prosegue – per il comportamento di questa parte marginale della tifoseria etnea e ribadiamo massima vicinanza e solidarietà alle forze dell’ordine; al contempo, sosteniamo lo sforzo che l’attuale proprietà del Catania ha compiuto per fare ripartire il calcio e che non può essere vanificato da comportamenti delinquenziali”.
“I responsabili vanno puniti – commenta Parisi – come stabiliscono le norme, senza che questo mortifichi, tuttavia, la passione sportiva e il grande affetto della stragrande maggioranza dei sostenitori rossazzurri, protagonisti in positivo riempiendo sempre gli spalti, seppure con risultati non sempre all’altezza delle aspettative”.
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