A lei avrebbe fatto mangiare cibo “vietato”, provocandone la morte. Avrebbe così perso la vita una donna di 80 anni, la prozia di una donna che è stata arrestata dai carabinieri della stazione di Aci Castello, con il supporto dei militari dell’Arma di Acireale e Asiago, in provincia di Vicenza.
Si tratta dell’accusa contestata dalla Procura di Catania ad una pronipote della vittima. La responsabile è stata tratta in arresto e si trova adesso ai domiciliari, con l’uso del “braccialetto” elettronico.
L’accusa è anche quella di circonvenzione di incapace, oltre che di omicidio aggravato. La prozia avrebbe dovuto mangiare soltanto omogeneizzati. La donna ha così fatto credere che il decesso fosse stato per cause naturali, in modo da poter beneficiare dell’eredità della prozia.
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